Emissioni auto: al via le commissioni antifrode

In Francia è stata istituita un'agenzia che avrà lo scopo di indagare le frodi sulle emissioni.

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Lo scandalo del Dieselgate, lo sappiamo, ha portato alla luce numerose irregolarità soprattutto dal punto di vista delle reali emissioni nocive e climalteranti, rilasciate dalle automobili durante il reale utilizzo su strada. Uno scandalo che ha spinto all’istituzione di cicli di omologazione ancora più severi, prove di valutazione eseguite non più solo al banco prova ma anche in strade aperte al traffico e all’introduzione di strumenti per la rilevazione delle emissioni sempre più affidabili e precisi. Per dare però sempre un maggiore controllo sull’esecuzione di questi test e per fare in modo che in futuro non si verifichino nuovamente delle specie di truffe come quella avvenuta in Germania con la Volkswagen, la Francia ha pensato bene di istituire un’agenzia che veglierà sulla possibilità che possano essere messe in atto altre frodi sulle emissioni. Una iniziativa che segue una direttiva europea, emessa a seguito del dieselgate e produrrà circa 100 test di controllo annui.

L’agenzia punterà a scovare i trasgressori delle normative ambientali e una volta colti in fragranza di reato commissionerà loro multe progressive, che vanno dall'obbligo di disporre i richiami dei veicoli interessati a sanzioni pecuniarie salate. Si parla, infatti, di multe fino a 300 mila euro per ogni motore non conforme e 1 milione di euro per ogni auto non a norma ma potrebbero persino scattare ammende equivalenti al 10% delle vendite annuali e accuse penali. Con un budget di 5 milioni di euro l’agenzia francese non deciderà sull'omologazione, ma avrà lo scopo di verificarne la regolarità e, oltre che delle emissioni, sarà responsabile dell'applicazione degli standard di sicurezza previsti sui veicoli.

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