Emissioni: a sorpresa super multa per Toyota

Per non aver rispettato le scadenze previste dal Clean Air Act e aver consegnato il report sulle emissioni in ritardo la casa giapponese dovrà pagare 180 milioni di dollari di multa al governo statunitense.

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Nessun trucco o truffa sulle emissioni, nessun device contraffatto a bordo delle proprie auto come nessun sforamento dei limiti imposti a livello mondiale, bensì una pura e semplice dimenticanza o meglio un ritardo burocratico che costerà una bella multa salata al costruttore giapponese. E’ quello che è successo a Toyota che dovrà pagare 180 milioni di dollari di multa al governo statunitense per non aver rispettato le scadenze previste dal Clean Air Act e aver consegnato in ritardo il report sulle emissioni.

Secondo il dipartimento di giustizia statunitense e gli organi di controllo competenti la Toyota si sarebbe resa responsabile di violazioni sistematiche, e di lunga data, dei requisiti di segnalazione dei difetti relativi alle emissioni previsti dal Clean Air Act, che richiedono ai produttori di segnalare potenziali difetti e richiami che riguardano i componenti del veicolo progettati per controllare le emissioni. Parlando in meno “burocratese” la Casa dagli occhi a mandorla si sarebbe dimenticata di presentare alcune relazioni non pubbliche dell’EPA entro i termini previsti dal Clean Air Act. Uno sbaglio che per il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, dal 2005 al 2015 è successo non meno di 78 volte.

La Casa giapponese non ha potuto fare altro che prenderne atto e dichiararsi colpevole, specificando che per quanto questo ritardo nella segnalazione abbia avuto un impatto trascurabile sulle emissioni, riconosciamo che alcuni dei nostri protocolli di segnalazione non sono stati all’altezza dei nostri elevati standard, e siamo lieti di aver risolto la questione.

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