Ecotassa ed Ecobonus 2019: chiariamo ogni dubbio

Tutto quello che vi interessa sapere sul nuovo emendamento introdotto con la Legge di Bilancio.
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Dopo continue discussioni, critiche, modifiche e cambiamenti di idea quotidiani ecco che finalmente il cosiddetto maxi-emendamento ha ottenuto la fiducia in Senato (167 voti a favore, 78 astenuti). Se non vi saranno ulteriori modifiche dell'ultimo minuto nella giornata di oggi (27 dicembre 2018), il testo definitivo della tanto chiacchierata "Ecotassa ed Ecobonus 2019" dovrebbe essere proprio questo. Vediamo di farne un rapido riepilogo.

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Dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 chi acquisterà un'auto nuova dovrà pagare una tassa UNA TANTUM se quest'auto avrà una emissione di CO2 superiore ai 161 g/km. La tassa sarà proporzionale al livello di emissione rilasciato nell'aria. Più precisamente si avranno degli scaglioni ad indicare il progressivo aumento della ecotassa all'aumentare della emissione. Da 161 a 175 g/km si pagheranno 1.100 euro, da 176 a 200 g/km 1.600 euro, da 201 a 250 g/km 2.000 euro e oltre i 250 g/km 2.500 euro.
Sempre dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 chi acquisterà un'auto nuova poco inquinante riceverà, invece, un ecobonus. Più nello specifico tutte le auto con emissioni di CO2 fino a 70 g/km e con un prezzo di listino non superiore ai 61.000 euro (IVA inclusa) potranno usufruire di un bonus del valore fino a 6.000 euro. Anche in questo caso vi saranno degli scaglioni ad indicare il progressivo aumento dell'ecobonus al diminuire della emissione. Più precisamente due scaglioni: quelle da 0 a 20 g/km, che usufruiranno del bonus fino a 6.000 euro, e quella da 21 a 70 g/km, che potranno contare su un bonus fino a 2.500 euro. Conterà però anche la rottamazione di un'auto vecchia (Euro 0,1,2,3,4 intestata alla persona che acquista la nuova o a un suo familiare convivente), contributo naturalmente non obbligatorio. Con la rottamazione si avrà diritto all'ecobonus pieno (6.000 per la prima fascia e 2.500 per la seconda fascia), senza rottamazione, invece, l'ecobonus calerà rispettivamente fino a 4.000 per la prima e 1.500 euro per la seconda fascia.
Se l'ecobonus comprenderà all'interno delle auto poco inquinanti le versioni elettriche, ibride ed ibride plug, lascerà però escluse dagli incentivi le versioni GPL e sopratutto a metano. Molte delle vetture a metano, pur ritenuto da molti studi un carburante pulito, avendo una emissione di CO2 compresa tra i 71 e i 160 g/km si troveranno in quel limbo che se da un lato non le aggrava con la ecotassa dall'altro lato non le beneficia con l'ecobonus. Occhio però che la norma, così come è stata formulata, potrebbe colpire alcune categorie non meritevoli e potrebbe, invece, lasciare impunite altre categorie molto più meritevoli. Alcune auto a benzina o a GPL dai prezzi popolari si troveranno a dover pagare l'ecotassa all’acquisto fra 1.100 e 2.500 euro. Molti SUV o auto di lusso se da un lato no riceveranno l'ecobonus perché troppo cari di listino, dal'altro non dovranno pagare nemmeno l'ecotassa semplicemente perché elettrici. Al contrario alcuni SUV e crossover, magari ibridi plug-in, riusciranno a ricevere anche l'ecobonus perché riescono a rientrare nei limiti di 70 g/km e di 61.000 euro oppure alcune vetture premium o lussuose che, non superando i 160 g/km di CO2, non riceveranno la tanto odiata ecotassa all'acquisto.
Infine, l'ultimo dubbio che rimane da chiarire e che sicuramente molti di voi si saranno chiesti è: ma questi benedetti limiti e scaglioni sulle emissioni di anidride carbonica come vengono calcolati? Secondo il vecchio e più permissivo ciclo NEDC o secondo il nuovo e più restrittivo ciclo WLTP? Il ciclo di omologazione WLTP, infatti, alza leggermente i valori di consumi ed emissioni di una vettura e potrebbe quindi far ricadere all'interno dell'ecotassa una vettura che secondo il ciclo NEDC non ne era soggetta. Secondo però quanto dichiarato dalla Motorizzazione civile, con due circolari del 24 settembre e del 14 dicembre scorso, fino al 31 dicembre 2020 il valore della CO2, riportata al secondo riquadro della carta di circolazione (V.7), sarà quella del ciclo di prova NEDC (diretto o correlato se omologato WLTP), mentre per i veicoli omologati WLTP il corrispondente valore della CO2 sarà riportato in aggiunta nelle righe descrittive a pagina 3 del documento di circolazione. Quindi il ciclo di omologazione secondo il quale verranno stabiliti i limiti di emissione sarà il vecchio ciclo NEDC o almeno così sarà fino al 31 dicembre 2020. Il dubbio che però ancora permane è: visto che fino al 28 febbraio 2021 sarà ancora possibile immatricolare veicoli omologati con ciclo Nedc e che l'ecotassa e l'ecobonus avreanno valore fino al 31 dicembre 2021, come faranno a calcolare la quantità di CO2 emessa di modelli di prossima uscita e quindi mai testati nel ciclo NEDC? Ma sopratutto dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 quale ciclo useranno? Il WLTP? Attendiamo delucidazioni in merito...

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