Dyson: l'elettrica sembra sempre più vicina

Svelati e depositati alcuni brevetti di quella che sarà la futura elettrica della casa inglese.
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Secondo le ultime indiscrezioni giunteci in redazione, l’azienda inglese specializzata negli aspirapolveri avrebbe depositato alcuni brevetti che rivelano alcuni dettagli su quella che sarà l'estetica della futura auto elettrica. Pronta ad approdare indicativamente nel 2021, l'elettrica della Dyson dovrebbe avere uno stile da crossover con un interasse lungo ruote molto grandi, sporgenze della carrozzeria molto ridotte ed un parabrezza inclinato.

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Guardando con attenzione questi primi brevetti si capisce fin da subito come la futura elettrica di Dyson sarà una vettura essenzialmente grande, molto probabilmente per una clientela premium, che sarà in grado di ospitare fino a sette posti con i passeggeri della fila centrale e posteriore che siedono più in alto rispetto a quelli anteriori, al fine di garantire una visibilità ottimale. Le sue dimensioni esterne dovrebbero, infatti, sfiorare i cinque metri di lunghezza, toccare i 165 cm di altezza e usufruire di un passo di ben 330 cm e di una altezza da terra di circa 30 cm. Una silhouette da generosa crossover a tetto basso, molto simile a una Range Rover Evoque, con passaruota generosi, cerchi in lega da circa 24 pollici ma dal profilo ridotto per abbattere i consumi, un pianale appositamente studiato per ospitare il pacco batterie e una precisa dislocazione dei due probabili motori elettrici così da lasciare il massimo spazio agli occupanti.
Basandosi poi sulle notizie trapelate in rete la futura elettrica di Dyson dovrebbe fare affidamento su batterie allo stato solido anche se non è escluso che, almeno per le prime auto prodotte, possano essere utilizzati anche i tradizionali accumulatori agli ioni di litio. I due motori elettrici, invece, dovrebbero essere quasi sicuramente prodotti dall’azienda, che ha una grande esperienza nel settore. La cosa certa è però che Dyson sta facendo sul serio nel settore delle auto elettriche. A guidare il progetto troviamo l’ex ingegnere capo della Aston Martin, Ian Minards, e già ben 450 dipendenti sono coinvolti a ritmi serrati nello sviluppo di questo futuro modello che dovrebbe avviare i primi test su strada nel 2020 e fare la sua apparizione non prima del 2021.

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