Negli Stati Uniti la Dodge ha presentato le nuove versioni SRT della sue Challenger, Charger e Durango. Si tratta di upgrade prestazionali delle sue già note varianti MY21 che per l’occasione sono state denominate Challenger SRT Super Stock, Charger SRT Redeye e Durango SRT Hellcat. Derivata direttamente dalla Hellcat Redeye, la Challenger SRT Super Stock vanta il medesimo V8 6.2 Hemi però da 807 Cv con cambio automatico otto marce. Le altre novità riguardano la carrozzeria Wide Body, un nuovo assetto ottimizzato e dotato di regolazioni elettroniche specifiche degli ammortizzatori Bilstein, differenziale autobloccante con rapporti finale accorciato, impianto frenante Brembo e cerchi da 18 pollici con pneumatici semi slick Nitto 315/40. In questa configurazione la Super Stock tocca le 60 miglia da fermo in 3,25 secondi e impiega 10,5 secondi per percorrere i 400 metri, mentre la velocità è autolimitata a 269 km/h per via dei pneumatici utilizzati.

Spinta dal V8 6.2 Hemi questa volta da ben 797 Cv la berlina Charger guadagna in prestazioni pure e diventa SRT Redeye. Forte di carrozzeria Widebody, cofano e paraurti modificati per un migliore raffreddamento, nuovi ammortizzatori Bilstein a controllo elettronico, cambio automatico rinforzato, sistema SRT Power Chiller e cerchi da 20 pollici con pneumatici 305/35, la Redeye tocca i 325 km/h di punta massima e impiega 10,6 secondi per percorrere i 400 metri da fermo.

Basata sempre sull’incontenibile Hemi V8 da 6.2 litri nella variante però da 710 CV, la Durango SRT Hellcat è una Suv al peperoncino che, grazie alò cambio automatico a 8 rapporti, all’inedito pacchetto aerodinamico e ad alcune migliorie meccaniche e di assetto, è in grado di bruciare lo 0-60 miglia orarie in 3,5 secondi, di percorrere i 400 metri da fermo in 11,5 secondi e di toccare una velocità massima di 288 km/h.