Documento unico circolazione: ennesimo rinvio

L’ennesimo rimando porterebbe l’introduzione del nuovo documento a non prima del 11 novembre.

Importante novità

1/6

Il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ha finalmente dato il via libera definitivo all'introduzione del Documento unico di circolazione e di proprietà. Questa importante novità, abolendo sia il certificato di proprietà che il libretto di circolazione, ridurrà non poco la burocrazia sulle immatricolazioni. Gli automobilisti si trovano quindi di fronte a un minor numero di scartoffie e a un apprezzabile risparmio dal punto di vista economico. Dal 1 gennaio 2020, infatti, i bolli da pagare saranno solamente due e non più quattro, come avviene ora, per una cifra totale di 32 euro al posto dei 64 attuali. Infine, non solo non servirà più l’aggiornamento della carta di circolazione, attualmente usata dalla Motorizzazione e dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), ma tutte le comunicazioni tra Aci-Pra e Motorizzazione avverranno in modo molto più snello.

Lungaggine burocratica

Dopo però lo scorso piccolo rinvio, che ha spostato l’inizio della sperimentazione dallo scorso 1 ottobre fino al prossimo 14 ottobre, ecco che un tavolo di coordinamento costituito da ministero delle Infrastrutture e dall’Aci ha deciso di far slittare nuovamente l’avvio di questa sperimentazione di altre 4 settimane. Se non vi dovessero quindi essere ulteriori rimandi, la sperimentazione dovrebbe prendere il via il prossimo 11 novembre per poi portare entro il 1° gennaio 2020 alla piena introduzione di questa importante novità burocratica che porterà alla scomparsa del Certificato di proprietà e al rilascio di un nuovo modello di Carta di circolazione contenente i dati del proprietario del veicolo e i gravami eventualmente presenti (fermo amministrativo, ipoteca, eccetera).

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA