Chiudiamo questo lungo articolo segnalandovi alcune piccole particolarità che come al solito nascono da cavilli delle leggi italiane. In prima istanza va segnalato che allo stato attuale non esiste ancora un ente ufficiale preposto alla certificazione di tali dispositivi. Non accanitevi quindi nella ricerca di alcuna etichetta specifica o sigla particolare sul dispositivo che si vuole acquistare perché basterà un modulo di autocertificazione compilato dalle stesse aziende costruttrici, le quali indicano che il loro sistema soddisfa i requisiti di legge. In secondo luogo occhio che se siete automobilisti stranieri ma residenti in Italia allora la norma sul suolo italiano e vale anche per voi seppure alla guida di un’auto con targa straniera. Se, invece siete residenti in Svizzera e viaggiate in Italia senza dispositivo anti abbandono e con auto con targa italiana, secondo la legge, non incorrerete in alcuna sanzione. In ultimo vi segnaliamo che, mancando ancora il decreto ministeriale che disciplinerà, tra qualche giorno, l’erogazione del bonus fiscale di 30 euro, previsto dal cosiddetto decreto fiscale approvato dal governo il 15 ottobre, vi conviene conservate la ricevuta di acquisto fino a data da destinarsi. La legge infatti è contenuta nella finanziaria attualmente in discussione in Parlamento ma grazie ai fondi di 16,1 milioni di euro per il biennio 2019 e 2020 permetterà alle prime 500.000 famiglie d avere un bonus fiscale di 30 euro sull’acquisto di un dispositivo.