Dispositivi antiabbandono: obbligatori ma multe rinviate fino al 1 marzo 2020

Con una moratoria il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato il deposito di un provvedimento ad hoc per posticipare l'entrata in vigore delle multe di quasi quattro mesi. Dispositivi obbligatori ma multe rinviate fino al 1 marzo 2020.

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Obbligatori da 7 novembre

Entrati in vigore lo scorso 7 novembre, i seggiolini con dispositivi antiabbandono hanno immediatamente creato una enorme bufera mandando nel caos la maggior parte degli automobilisti. Da giovedì scorso, infatti, chiunque debba trasportare bambini con età inferiore ai quattro anni è obbligato all’adozione di seggiolini con sistemi antiabbandono, cioè con dispositivi in grado di allertare il conducente delle presenza del bambino a bordo così da evitare che questo venga dimenticato in auto. I sistemi antiabbandono devono o essere integrati all’origine nel seggiolino, o far parte della dotazione dell’auto oppure essere indipendente sia dall’uno sia dall’altro. Tre diversi dispositivi, che dovranno avere una dichiarazione di conformità da parte del produttore, e che seppur in modo diverso dovranno in modo automatico segnalare al conducente la presenza a bordo di un bambino ogni qualvolta lo stesso conducente si allontani dal veicolo.

Quali specifiche

Più nel dettaglio, il sistema dovrà dare un segnale di conferma al momento dell'attivazione, mentre quello di allarme, così recita il decreto, “dovrà essere in grado di attirare l'attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all'interno o all'esterno del veicolo”. Nel caso in cui il dispositivo sia alimentato a batteria, dovrà segnalare al conducente un basso livello di carica. L'importante è che il dispositivo si attivi automaticamente ogni qualvolta il bambino venga posizionato sul seggiolino in auto, non deve necessitare di interventi particolari da parte del conducente e deve poter comunicare in modo automatico tramite messaggi o chiamate con almeno 3 diversi numeri di telefono. Per chi dovesse trasgredire all’obbligo sarà passibile di una sanzione amministrativa di 81 euro con perdita di 5 punti dalla patente, pena che potrebbe arrivare fino a 326 euro con sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi nel caso di recidiva nel biennio successivo.

Troppe problematiche

Ma se è tutto così precisato e chiaro, cosa sta creando così tanta confusione e tutta questa polemica? In prima istanza il poco preavviso, in secondo luogo la mancanza di dispositivi conformi nei negozi e in ultimo l’improvvisa impennata dei prezzi di seggiolini e dispositivi antiabbandono. Ma cerchiamo di fare chiarezza. Dobbiamo purtroppo precisare che la legge che ha introdotto l’obbligo dei dispositivi antiabbandono è stata approvata dal parlamento il 26 settembre 2018 ed è entrata in vigore lo scorso 1 luglio 2019 e solo qualche giorno fa – precisamente 15 giorni prima dell’attuazione della normativa – il decreto è stato definitivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale con le relative specifiche tecniche. Va quindi detto che vi è stata purtroppo una leggera latenza da parte di istituzioni, produttori e organi di stampa nel metabolizzare la nuova normativa e nel farsi trovare preparati al momento opportuno. Va poi confermato che vi è purtroppo un grosso problema di disponibilità nei negozi di questi dispositivi antiabbandono. Stando agli ultimi dati apparsi in rete sembra proprio che vi siano in stock solamente 30.000 sistemi anti abbandono pronti per la vendita quando, invece, ne servirebbero all’incirca 1,8 milioni per coprire la reale necessità attuale del nostro Paese. Condizione difficoltosa che ha poi spinto alcuni venditori furbetti a rialzare i prezzi di vendita dei pezzi in loro possesso, con incrementi che hanno rasentato persino il +50%.

Multe dal 1 marzo 2020

Ecco quindi spiegate le motivazioni di tutta questa bufera e caos all’introduzione di una normativa molto importante per la sicurezza dei nostri bambini piccoli. Per sopperire però a queste problematiche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato attraverso il proprio sito internet di aver depositato un provvedimento ad hoc per posticipare l'entrata in vigore delle multe di quasi quattro mesi. I dispositivi antiabbandono per i seggiolini rimangono quindi obbligatori ma le multe vengono rinviate fino al 1 marzo 2020. Per questo motivo ci sentiamo di consigliarvi di non correre all’impazzata all’acquisto di un nuovo seggiolino o di un dispositivo antiabbandono ma di attendere il calmierarsi dei prezzi e soprattutto il rifornimento dei negozi con dispositivi regolamentari e conformi con tutte le specifiche indicate nella normativa in vigore.

Qualche stranezza

Chiudiamo questo lungo articolo segnalandovi alcune piccole particolarità che come al solito nascono da cavilli delle leggi italiane. In prima istanza va segnalato che allo stato attuale non esiste ancora un ente ufficiale preposto alla certificazione di tali dispositivi. Non accanitevi quindi nella ricerca di alcuna etichetta specifica o sigla particolare sul dispositivo che si vuole acquistare perché basterà un modulo di autocertificazione compilato dalle stesse aziende costruttrici, le quali indicano che il loro sistema soddisfa i requisiti di legge. In secondo luogo occhio che se siete automobilisti stranieri ma residenti in Italia allora la norma sul suolo italiano e vale anche per voi seppure alla guida di un’auto con targa straniera. Se, invece siete residenti in Svizzera e viaggiate in Italia senza dispositivo anti abbandono e con auto con targa italiana, secondo la legge, non incorrerete in alcuna sanzione. In ultimo vi segnaliamo che, mancando ancora il decreto ministeriale che disciplinerà, tra qualche giorno, l’erogazione del bonus fiscale di 30 euro, previsto dal cosiddetto decreto fiscale approvato dal governo il 15 ottobre, vi conviene conservate la ricevuta di acquisto fino a data da destinarsi. La legge infatti è contenuta nella finanziaria attualmente in discussione in Parlamento ma grazie ai fondi di 16,1 milioni di euro per il biennio 2019 e 2020 permetterà alle prime 500.000 famiglie d avere un bonus fiscale di 30 euro sull’acquisto di un dispositivo.

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