Dieselgate: in Germania stop alle Volkswagen non in regola con i richiami

L’Autorità Federale dei Trasporti (KBA) ritirerà i libretti di circolazione a colo i quali non hanno ancora effettuato l’aggiornamento software del proprio TDI.
Secondo la KBA a circa un anno e mezzo dallo scandalo del Dieselgate in Germania ben il 95% dei 2,46 milioni di veicoli coinvolti ha rispettato i richiami ed è stato sottoposto al regolare aggiornamento per eliminare il Defeat Device. Resta però ancora un 5% di auto e l’Autorità Federale dei Trasporti sembra aver deciso di fare sul serio contro questi “furbetti del quartiere”.

Stop alla circolazione

D’ora in avanti, infatti, in Germania a tutte le auto del Gruppo Volkswagen che vengano beccate prive di regolare aggiornamento, a seguito delle manovre di richiamo resesi necessarie dopo lo scandalo emissioni, sarà immediatamente impedita la normale circolazione e ai loro proprietari verrà ritirato il permesso di circolazione della suddetta auto. Il ragionamento è quanto mai semplice: dopo un anno e mezzo di continui richiami e solleciti, se non porti la tua auto in officina per aggiornarla ed eliminare il defeat device, rendendola meno inquinante e conforme con la normativa, ti verrà ritirato il permesso di circolazione.

Una possibile causa

Ricordiamo, inoltre, che i richiami sono obbligatori e che riguardano tutte le auto del Gruppo Volkswagen (Volkswagen, Audi, Skoda, Seat) equipaggiate con i motori turbodiesel EA 189 da 1.2, 1.6 e 2.0 litri Euro 5. Richiamo che in base al motore prevede specifiche modifiche e mirati interventi per poteri rendere nuovamente conformi con la normativa Euro 5. Certo è che, come avevamo già anticipato in precedenza, queste modifiche, se da un lato rimettono il regola il motore sotto l’aspetto delle emissioni, dall’altro ne peggiorano leggermente le prestazioni e i consumi. E questa potrebbe essere la motivazione per la quale questo 5% di persone non si sia ancora decisa a mettere in regola la propria vettura.

Si fa sul serio

Non c’è però da scherzare perché, secondo quanto riportato dall’edizione europea di Automotive News, ad Amburgo e Monaco ci sarebbero già stati i primi fermi amministrativi di auto Audi e Volkswagen. Si tratterebbe nello specifico di uno 0,6% di vetture (14.760 auto) equipaggiate con motori Euro 5 e non ancora sottoposte ai richiami nonostante i proprietari fossero stati avvisati più volte, ignorando tutte le comunicazioni. L’altro 4,4% è quanto mai avvisato…

La Svizzera non è da meno

Ma se in Germania ad essere nuovamente sotto controllo sono le vetture del Gruppo Volkswagen, in Svizzera a doversi preoccupare sono i Brand Porsche e Mercedes che avrebbero commercializzato alcune auto accusate di irregolarità sulle emissioni dai gas di scarico. Nello specifico, i modelli presi di mira dalle autorità elvetiche sarebbero: Mercedes Vito 1.6 CDI, Porsche Macan 3.0 S Diesel e Porsche Cayenne 4.2 Diesel che secondo le ultime fonti non potrebbero mettere più piede sul suolo elvetico. Secondo però quanto dichiarato dalla Casa di Stoccarda, il blocco svizzero riguarderebbe soltanto 24 esemplari destinati al mercato elvetico perché tutti i modelli Vito, Macan e Cayenne a gasolio già immatricolate in territorio nazionale non rientrerebbero nel divieto e potranno continuare a circolare o essere commercializzate sul mercato dell'usato, non prima tuttavia di essere opportunamente regolarizzate.

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