Decreto fiscale: cosa cambia per auto e trasporti?

Nell’ultima bozza oltre alla mobilità pubblica e privata e al trasporto pubblico si parla seggiolini antiabbandono, rinnovo parco circolante ed esenzione Iva per le autoscuole.

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La nuova Manovra economica introdurrà non poche novità in materia di automobili, mobilità e trasporti. Con l’ultima bozza i temi caldi ad essere toccati sono tanti con una certa propensione per alcuni più sentiti dalla maggior parte degli automobilisti e lavoratori. Si parte dall’interruzione dell’esenzione Iva per le autoscuole che troverà piena applicazione a partire dal prossimo gennaio. Vi è però la buona notizia che l’applicazione di questa nuova normativa non avrà validità retroattiva ma varrà solo dalla data di introduzione in avanti. Si passa poi al rinnovo del parco circolante riguardante i veicoli per il trasporto merci. Un incentivo – dai 2.000 ai 20.000 euro per l’acquisto di un nuovo mezzo - al quale potranno aderire tutte le aziende attive sul nostro territorio iscritte al R.E.N. e che utilizzano veicoli fino a classe Euro 4 di massa pari o superiore a 3,5 tonnellate. Si conclude con gli incentivi fiscali – fino a 30 euro per dispositivo - per l’acquisto dei seggiolini con dispositivi antiabbandono.

Sul fronte dei trasporti e della mobilità arriva un mini-bonus rottamazione, 15,7 milioni di euro in tutto, per distribuire contributi dai 2 mila ai 20 mila euro alle imprese che rottamano i camion inquinanti, euro 4 o precedenti, per acquistarne di nuovi, euro 4 oppure elettrici, ibridi, a metano o a Gnl (gas naturale liquefatto). Inoltre è stato previsto un assegno da 300 milioni nel 2019 per Ferrovie dello Stato così da ricompensare in parte le rimodulazioni attuate a dicembre scorso per far rientrare l’obiettivo di deficit dal 2,4% al 2% e serve a finanziare investimenti per il miglioramento della sicurezza infrastrutturale.

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