21 May 2022

DACIA SPRING

Elettrica ma con un prezzo di listino accessibile a tutti, offre un’autonomia che permette di spingersi anche fuori dalle città. Compatta e maneggevole, è agile nel traffico e si parcheggia con facilità. Lodevoli confort e abitabilità ...

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Accessibile, robusta, spaziosa ed elettrica, Dacia Spring è una city car che riassume quei valori essenziali che sono da sempre tipici di Dacia, a cui si aggiungono i vantaggi di una motorizzazione 100% elettrica alla base di una guida che è silenziosa e senza rumori o altre vibrazioni sgradevoli sia nei percorsi urbani e suburbani. E per ricaricare la Dacia Spring basta una Wallbox per beneficiare di una ricarica accelerata in 4 ore e 27 minuti.

E se non si ha molto tempo a disposizione, grazie all’apposito cavo DC si recupera fino all’80% della tua batteria in 50 minuti su una colonnina di ricarica rapida. Con il cavo di ricarica in dotazione si è liberi di scegliere anche di ricaricare dalla presa domestica. Preriscaldare l’abitacolo, verificare il livello della batteria, avviare o interrompere la ricarica? Grazie all’applicazione mobile MY Dacia si può gestire tutto da remoto e in modo semplice. Inoltre con gli incentivi statali abbinati alla rottamazione può essere acquistata con appena 9.460 euro, visto che è l’auto a batteria più a buon mercato.

Lunga 373 cm, ha un aspetto in stile crossover con le ruote di diametro piccolo a 14 pollici che rendono più tozza la vista laterale. Davanti sono in evidenza il grande paraurti e i fari a Led affilati, la cui linea orizzontale prosegue nella mascherina che nasconde lo sportellino di ricarica, apribile tirando una levetta sotto il volante.

Trattandosi di un modello elettrico, il frontale è naturalmente privo di grandi prese d’aria ed è quindi stato possibile aggiungere elementi stilistici. Il colore arancione è stato scelto come tratto distintivo sia per la calandra che per gli specchietti e anche per le barre sul tetto.

Le protezioni che sono in plastica per i parafanghi si raccordano al paraurti posteriore che così si rovina meno in caso di qualche toccatina. Il lunotto piccolo e gli ampi montanti posteriori del tetto non favoriscono la visibilità, ma grazie ai sensori di distanza e la retrocamera, danno una grossa mano al riguardo.

Omologata per quattro persone, la Dacia Spring è spaziosa: la posizione di guida è confortevole, con sedile piuttosto morbido e si sta comodi anche dietro a patto di non superare i 185 cm di altezza se no si corre il rischio di sfiorare il soffitto con la testa. Il prezzo decisamente basso, comunque, non si traduce in finiture del tutto spartane: le plastiche sono un po’ rigide, ma non troppo e non mancano parti in lamiera a vista nelle porte posteriori.

Al posto della leva del cambio, invece, troviamo una manopola di semplice utilizzo che ruota su tre posizioni: D per la marcia avanti, N per il folle e R per la retromarcia. La consolle della Dacia Spring è abbellita da una cornice lucida e dispone di un sistema multimediale con schermo a sfioramento. Prevista, inoltre, la radio Dab con presa Usb collegata a due altoparlanti: la qualità del suono è più accettabile. Va detto, comunque, che l’app gratuita MY Dacia consente, tramite il telefonino, di accedere a tutta una seri di informazioni extra di fondamentale importanza per un’auto elettrica: il livello di carica della batteria o qual è l’autonomia disponibile e la localizzazione dei punti di ricarica più vicini.

Quando la Dacia Spring è in carica, l’app permette anche di azionare da remoto l’accensione e lo spegnimento del climatizzatore manuale e di acquisire informazioni sui progressi della ricarica, ma anche di attivarla a patto di aver collegato prima il cavo o se mai di sospenderla. Numerosi e capienti i portaoggetti: 23,1 litri è la capacità totale dei vani. Non mancano un ripiano nella parte bassa della consolle centrale e le tasche portaoggetti dietro ai sedili anteriori.

Il bagagliaio ha una capienza di 270 litri: un buon valore, dati gli ingombri molto contenuti della vettura. La soglia di carico non è distante dal suolo, 72 cm, ed è protetta da una striscia di plastica, ma lo schienale del divano reclinabile in un solo pezzo non consente di ampliare il vano di caro e di viaggiare in tre.

La potenza è di soli 45 Cv, tuttavia, grazie al peso della Spring contenuto in 970 kg e alla risposta praticamente istantanea del motore elettrico, in città non si ha l’impressione di un’auto fiacca. Lo scatto iniziale è vivace, pur se la spinta si affievolisce ovviamente col crescere della velocità: l’accelerazione è di 19,1 secondi per raggiungere i 100 km/h partendo da fermo.

Del resto, la Dacia Spring nasce per i contesti urbani, dove l’autonomia dichiarata è di 305 km e si possono apprezzare il diametro di svolta ridotto pari a 9,6 metri e le sospensioni che filtrano bene le sconnessioni dell’asfalto. La nostra prova si è svolta un po’ su tutti i percorsi, autostrada inclusa. E se è vero che la velocità massima di 125 km/h può sembrare bassa, va però detto che si sfiorano i 130 km/h da tachimetro: a patto di prendersela comoda, di accettare di stare nella corsia di destra o in quella centrale e di abituarsi allo sterzo fin troppo leggero oltre i 100 km/h, compiere brevi tratti in autostrada non è un grosso problema.

E non si rischia neppure troppo facilmente di portare a zero la batteria. L’autonomia della Dacia Spring su un percorso misto è di 230 km e nella prova nonostante una guida piuttosto allegra, abbiamo ottenuto stando all’indicatore di carica nel cruscotto un risultato quasi come dichiarato. La percorrenza ottenibile si può migliorare premendo il pulsante Eco nella consolle, che, banalmente, limita la potenza a 23 kW, invece di 33 kW e la velocità a 100 kmh.

La batteria da 27,4 kWh è collocata sotto il divano ed è possibile collegarla a una colonnina rapida sono se si dispone del caricatore che consente in 56 minuti di caricarla all’80% che costa 600 euro. Gli aiuti elettronici alla guida che sono offerti standard sono la frenata d’emergenza in automatico che si attiva a partire da 7 km/h ed è di serie. Insomma esame superato per la Spring e a pieni voti: non c’è cittadina elettrica in grado di metterla in crisi sia per il prezzo, ma non soltanto.

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