Coronavirus: Volkswagen perde 2 miliardi a settimana

Lo stop forzato delle fabbriche e degli stabilimenti, dettato dall’importante pandemia di Covid-19, sta iniziando a far sentire i suoi frutti non solo sul rallentamento del contagio ma anche e soprattutto sul rallentamento dell’economia mondiale.

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Il Coronavirus, la forte e contagiosa pandemia che si sta spandendo in tutto il mondo, sta scatenando non poche problematiche tanto dal punto di vista sanitario quanto economico. La forte serrata di buona parte delle fabbriche e degli stabilimenti di numerose aziende anche colossi del settore, misure resosi necessarie per contenere il contagio e la diffusione del pericoloso virus Covid-19, se da un lato stanno iniziando a dare i primi frutti positivi sul fronte sanitario, dall’altro stanno iniziando a far sentire i propri effetti purtroppo negativi anche sul fronte economico.

Giusto per citare un esempio molto importante vi basti sapere che un colosso come il Gruppo Volkswagen perde circa 2 miliardi a settimana e che presto potrebbe tagliare posti di lavoro se i numeri del contagio dovessero continuare a crescere. A dirlo è stato nientemeno che il ceo Herbert Diess al canale televisivo tedesco ZDF che ha poi sottolineato come le vendite del Gruppo Volkswagen al di fuori della Cina sono ferme e la ripresa delle attività produttiva è troppo rischiosa per la salute del personale e nello stesso tempo la produzione è solo a metà del livello precedente la crisi.

Ma il gruppo VW non è certo l’unico a lamentare la situazione difficile. Vi sono, infatti, anche gli altri Costruttori che stanno cercando di correre ai ripari per esempio aprendo con le banche linee di credito miliardarie, ricorrendo alle Casse integrazione, tagliando i salari dei propri lavoratori e purtroppo pensando ai primi licenziamenti. Per questo i Costruttori europei stanno esortando la BCE (Banca Centrale Europea) perché vengano prese quanto prima le manovre per aiutare finanziariamente le aziende. Nello stesso tempo si sta pensando a una possibile ripartenza, seppur lenta, con i lavoratori a distanza di sicurezza l'uno dall'altro, incrementando igiene e disinfezione.

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