Coronavirus: trasporti, spostamenti e controlli. Cosa si può e non si può fare!

Resta in vigore la regola base di stare a casa ma vengono introdotte regole più stringenti nella vita quotidiana di tutti così da frenare il contagio. Vediamo insieme quali sono.

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Con i 3 DPCM, emanati dal Governo Conte tra l’8 e il 12 marzo 2020, sono state introdotte alcune importanti regole che vanno a regolamentare lo svolgersi della nostra vita quotidiana, introducendo alcune semplici ma importanti regole in ambito sanitario, lavorativo, sul fronte dei trasporto e degli spostamenti, fino alla semplice vita quotidiana. In tutta questa lunga serie di norme quelle che sicuramente ci interessano di più sono quelle relative ai trasporti, agli spostamenti anche privati e ai relativi controlli messi in atto sul territorio. In prima istanza va ricordato che gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

In secondo luogo anche chi va a piedi a fare una passeggiata, una corsetta di allenamento o porta a spasso il cane (in questo ultimo caso deve essere nei dintorni della propria abitazione) deve essere munito di autocertificazione da mostrare in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine. In terza istanza gli approvvigionamenti ai supermercati e alle grandi catene di distribuzione non cesseranno quindi è meglio evitare corse folli all’acquisto indiscriminato di generi alimentari. Sempre su questo fronte si consiglia che uno solo del nucleo famigliare si metta in viaggio per andare a fare acquisti di generi alimentari e che questa procedura venga fatta meno volte possibile così da contenere le uscite dalla propria abitazione. Naturalmente i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli. Il personale operante provvederà anche a informare gli interessati sulle più gravi conseguenze sul piano penale di un comportamento, anche solo colposo, non conforme alle previsioni del dpcm che possono portare a configurare ipotesi di reato.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi termoscan. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni. Negli aeroporti i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito. Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso. Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

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