Coronavirus, inquinamento: nuovo picco delle polveri sottili ma il traffico non c’entra

Traffico praticamente azzerato ma colonnine che schizzano alle stelle con valori di PM10 che hanno sfondato persino la soglia dei 97 microgrammi al metro cubo di aria. Per gli esperti la colpa sarebbe del vento.

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Il nuovo record spetta a Vercelli con un valore di ben 97 microgrammi al metro cubo ma un po’ tutta la Pianura Padana continua a segnare valori veramente alti di polveri sottili (M10 e PM2,5). Questa volta però la colpa non si può addossare al settore auto, al traffico e ai trasporti pubblici e privati perché a causa della severissima epidemia di Coronavirus (Covid-19) tutto il traffico veicolare interno ed esterno alle nostre città è stato pesantemente ridotto se non del tutto azzerato. I valori registrati hanno stupito persino i tecnici di Arpa, rimasti sbigottiti da questi valori così alti ed eccezionali: 97 a Vercelli, 90 a Novara e Trecate, 84 ad Alessandria, 65 ad Asti, 54 a Torino e 72 nei comuni della cintura nord, giusto per limitarci ai dati forniteci da Arpa Piemonte. Un trend ormai costante durante tutto il mese di marzo, dove a migliorare sono stati solamente la CO2 e gli NO2 ma non le polveri sottili, ma che ha visto i giorni scorsi l’ennesima impennata nei valori di PM10 e PM2,5.

I tecnici e gli esperti però almeno questa volta sono concordi nell’affermare che la colpa non sia dello smog generato dal traffico veicolare. Una parte potrebbe essere stato generato dai riscaldamenti domestici, specie in queste giornate di ritorno di inverno un po’ su tutta la Penisola, o almeno questo è quello che ci sentiamo di presupporre noi di Automobilismo, ma i tecnici e gli esperti di Arpa sostengono che la colpa debba essere imputata ai forti venti che hanno sferzato sul nostro territorio in queste giornate. Nello specifico si riferirebbero al vento del Sahara, che per due giorni avrebbe portato sulla Pianura Padana polveri sottili inattese. "Queste correnti sono arrivate fin nella pianura padana - spiega Secondo Barbero, responsabile della qualità dell'aria di Arpa - nella giornata di sabato le polveri africane sono arrivate nelle zone orientali del Piemonte, domenica si sono distribuite anche nel resto della Regione". Una spiegazione che ci lascia un po’ perplessi ma che non possiamo fare altro che prendere con le pinze e rigirarvi senza alcuna modifica.

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