Commissione Europea: “Il diesel è morto, avanti l’elettrico”

Il Commissario dell’Unione Europea ne avrebbe decretato la morte imminente e definitiva.
Secondo Elzbieta Bienkowska, Commissario dell’Unione Europea per il mercato interno, la motorizzazione a gasolio avrebbe i giorni contati. Sarebbe, infatti, una tecnologia ormai vecchia e superata e a suo modesto parere sarebbero inutili gli sforzi profusi per rendere questa motorizzazione più pulita o per aggiornare i propulsori già introdotti sul mercato.
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La Bienkowska in un'intervista a Bloomberg ha rincarato la dose affermando che le auto diesel entro pochi anni spariranno dalla circolazione, sostituite inevitabilmente dalle vetture elettriche in quanto più pulite, ecologiche e anche conveniente dal punto di vista della filiera automobilistica. Sempre secondo il Commissario dell’Unione Europea il diesel si sarebbe costruito ormai una reputazione talmente brutta, specie dopo lo scandalo del Dieselgate avvenuto nel settembre del 2015, da aver convinto anche l’opinione pubblica che il motore a gasolio non potrà mai essere una motorizzazione pulita.
La 54enne politica polacca ha poi rincarato la dose affermando che l’unica possibile alternativa dovrà per forza essere l’elettrico e l’industria automobilistica europea dovrebbe sbrigarsi a investire in questo campo per non rimanere indietro rispetto ai diretti concorrenti, USA e Cina in primis. Dopotutto la stessa Unione Europea vede e vuole un futuro pulito, ottenuto tramite la tecnologia elettrica, e per questo proprio la settimana scorsa ha inasprito le sanzioni contro le auto tradizionali che non rispettano le normative.
La Bienkowska ha concluso facendo un riferimento esplicito alla Tesla, in quanto auto pulita e spinta solo da motori a batterie a zero emissioni, come esempio pratico di quanto l’Unione Europea auspica con il pacchetto mobilità che arriverà in autunno. Nonostante quindi tutti i Gruppi siano all’opera con investimenti e sviluppi in auto elettriche o ibride non dobbiamo dormire sugli allori se non vogliamo che le auto in futuro vengano costruite fuori dall’Europa.

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