Codice della strada: carrellata di novità in arrivo

Con due diversi disegni di legge il Governo giallo verde intende introdurre non poche modifiche alla disciplina del Codice della Strada.
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I provvedimenti per ora sono approdati solo alla Camera e per diventare legge dovranno per forza essere approvati anche dal Parlamento, procedura che ne comporterà sicuramente delle modifiche, ma seppur non ancora in vigore iniziamo a prendere famigliarità con questi nuovi e diversi provvedimenti, presentati tanto dalla Lega quanto dal Movimento 5 Stelle. All’attenzione della Commissione Trasporti alla Camera, infatti, i due partiti hanno presentato due distinti e a volte contrastanti disegni di legge che puntano ad aggiornare il Codice della Strada, una tematica particolarmente antica in Italia. Le modifiche riguardano in primis la sicurezza stradale e in secondo luogo il miglioramento della qualità dell’aria e della mobilità all’interno dei centri urbani.

Le distrazioni sono fatali

Sul fronte della sicurezza l’obiettivo primario è quello di ridurre quanto più possibile gli incidenti e di conseguenza i feriti. Per fare questo si è pensato di aumentare le pene per tutte quelle infrazioni che comportano distrazione alla guida e causano i tanto pericolosi incidenti stradali e autostradali. Queste infrazioni riguardano l’uso dello smartphone alla guida o, peggio ancora, l’assunzione di alcool, sostanze stupefacenti o psicotrope prima di mettersi alla guida. Se, infatti, allo stato attuale delle cose chi viene sorpreso alla guida con lo smartphone in mano viene multato con 161 euro di sanzione, con una decurtazione di 5 punti dalla patente e con la sospensione della patente da uno a 3 mesi (recidiva solo alla seconda infrazione nell’arco del biennio), con l’approvazione del nuovo provvedimento la multa potrebbe passare a 422 euro mantenendo però invariate le sanzioni accessorie. Questo giro di vite nei confronti di smartphone, alcool e droghe potrebbe arrivare a coinvolgere anche il fumo con un vero e proprio divieto di fumare mentre si sta guidando in quanto forte distrazione per il conducente.

Piano e a luci spente

Sul fronte della qualità dell’aria le proposte sono numerose. Si parte dall’abolizione dell’obbligo per le auto di utilizzare le luci fuori dai centri abitati, obbligo che rimarrà esclusivamente per i veicoli a due ruote. Questa modifica porterebbe, infatti, a un minor consumo di carburante e quindi a minori emissioni nocive. In secondo luogo vi sarà una riduzione dei limiti di velocità soprattutto nelle zone con più elevate concentrazioni di polveri sottili così da abbattere le emissioni inquinanti soprattutto nei centri urbani più popolati. Questo provvedimento però contrasta leggermente con il disegno legge di aumentare il limite in autostrada da 130 a 150 km/h, proposta che avrebbe valore esclusivamente sulle autostrade con 3 corsie per senso di marcia, con asfalto drenante e Tutor e in condizioni meteorologiche ideali. In terza istanza si pensa a regolamentare in modo opportuno la mobilità elettrica in modo da incentivarne la diffusione e l’utilizzo. Questa nuova regolamentazione dovrebbe prevedere anche degli incentivi all’acquisto di nuove vetture a zero emissioni o la sostituzione delle vetture più vecchie e inquinanti nonché la fortificazione dei mezzi di trasporto pubblici, soprattutto eco-friendly, così da offrire una valida alternativa all’auto privata per la mobilità personale.

Spazio alle donne e agli invalidi

Vi saranno anche ulteriori novità in materia di sicurezza e di ordine pubblico. I due diversi disegni di legge puntano a introdurre pene più severe per chi effettua la sosta sui parcheggi riservati agli invalidi e per i recidivi colti alla guida sprovvisti della copertura assicurativa con la sanzione accessoria del fermo amministrativo per quarantacinque giorni e la sospensione della patente per sessanta giorni. Per la Lega gli ausiliari del traffico non potranno più comminare sanzioni amministrative mentre il Movimento 5 Stelle stessi ausiliari del traffico potranno comminare sanzioni amministrative nei confronti di chi non tiene accese le luci di posizione durante il giorno. Le proposte poi riguarderanno l’istituzione di “parcheggi rosa” per le donne in gravidanza o con figli di età non superiore a un anno, e parcheggi gratuiti negli spazi delimitati da strisce blu per le auto al servizio di persone invalide o ancora la possibilità alle biciclette di transitare nelle ZTL anche nel senso opposto a quello di marcia. Infine, per la Lega per la guida dei mezzi della nettezza urbana dovrebbe bastare la patente B e non la potente C come è richiesto tutt’ora, pur rappresentando dei veri e propri mezzi pensati con tutte le caratteristiche che richiedono la patente C, e il foglio rosa potrà essere prorogato di ulteriori 3 mesi qualora le prove orali o pratiche non si siano potute svolgere per cause non ascrivibili all’aspirante.

Le storiche festeggiano

Chiuderanno il cerchio, ricordiamo se i due disegni di legge dovessero passare entrambi inalterati, le novità in materia economica. Si punta, infatti, alla eliminazione del bollo per le auto storiche, tassa introdotta dal Governo Renzi per le vetture over 20 e under 30 anni, grazie a una copertura finanziaria quantificata in 80 milioni di euro annui che farà però scattare l’obbligo di revisione per i veicoli ultraventennali non più ogni quattro anni, come avviene ora, ma ogni due anni.

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