Codice della Strada 2019: si ai 125 cc in autostrada e a sanzioni più salate

L'iter di approvazione è quasi concluso, anche se vi è ancora tempo per alcuni emendamenti, ma l'entrata in vigore potrebbe non essere così vicina. Vediamo intanto tutte le novità in programma.
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Dopo mesi di trattative, modifiche e ripensamenti tra il Movimento 5 Stelle e la Lega per la messa a punto del Codice della Strada 2019, il nuovo decreto è finalmente atteso alla Commissione Trasporti della Camera per il prossimo 3 giugno 2019. Nonostante però vi sia ancora l'opportunità di presentare da parte di tutte le forze politiche vari emendamenti al testo base, almeno finché il testo non approderà prima alla Camera e poi al Senato dove dovrà essere votato per trovare piena approvazione, possiamo già oggi farci un’idea delle principali novità contenute nel nuovo Codice della Strada e quali siano le modifiche apportate fin'ora rispetto alle bozze formulate a inizio anno.

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Come sempre più spesso accade tra le novità, introdotte nel nuovo CdS, vi saranno sicuramente l'inasprimento di alcune pene e l'aumento di alcune sanzioni. Modifiche che, guarda caso, troveranno sicuramente applicazione perché dopotutto quando c'è da far cassa e "spillare" soldi tutte le forze politiche si trovano magicamente d'accordo. Si prospettano quindi tempi durissimi per chi verrà colto a usare il telefonino mentre è alla guida: la sanzione che attualmente varia tra 161 e 647 euro arriverà a una cifra compresa tra i 422 e i 1.697 euro. Inoltre, alla prima infrazione sarà prevista la sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi (anziché da 2 a 6 mesi come previsto in precedenza), mentre in caso di recidiva la sospensione partirà da 1 mese e nei casi più gravi raggiungerà i 3 mesi. Cancellato, invece, il divieto di fumare mentre si è alla guida, un emendamento inizialmente tanto voluto perché considerato fonte di distrazione alla pari dello smartphone. Verranno raddoppiate anche le sanzioni per chi circola senza assicurazione e alla polizia sarà dato il diritto di sottoporre al test per l'uso di sostanze stupefacenti qualunque automobilista senza che questi palesi segnali di alterazione. Per tutte le infrazioni rilevate in strada e non contestate sul posto il guidatore sarà, infine, tenuto a comunicare la sua identità per la decurtazione dei punti solo quando non è il proprietario dell’auto. Se, invece, fosse coinvolto in un incidente e fosse sprovvisto di patente allora tutte le pene a lui ascritte verrebbero raddoppiate.
Brutte notizie anche per gli amanti della velocità perché anche la proposta di innalzamento del limite di velocità massima a 150 km/h sulle autostrade con almeno 3 corsie e corsia di emergenza non è andata in porto. Contestualmente però in autostrada verranno ammessi scooter e motociclette con motore da almeno 125 cc di cilindrata o elettriche e potenza di 11 kW (15 CV), a patto che il conducente abbia 18 anni e la patente A, B o di categoria superiore. Qualche ripensamento, invece, ha riguardato le regole che gestiscono la circolazione di ciclisti e biciclette i quali non potranno andare in contromano in strada o nelle piste ciclabili, non potranno sfruttare le corsie dei mezzi pubblici e non potranno usufruire di nuove linee d'arresto, più avanzate rispetto a quelle delle auto.
Saranno i sindaci, invece, a decidere se introdurre o meno i parcheggi riservati alle donne incinte e l'obbligo, per i motociclisti, di indossare abbigliamento tecnico di sicurezza mentre la sosta per i disabili dovrebbe diventare automaticamente gratuita anche all'interno delle strisce blu. Completamente eliminato l'obbligo di usare gli anabbaglianti di giorno sulle strade extraurbane sopratutto per le auto sprovviste di DRL (luci diurne), esteso fino a 12 mesi la validità del foglio rosa (attualmente dura solo 6 mesi) e fissata una durata minima di 5 secondi per la luce gialla nei semafori (oggi è variabile). In ultima istanza si pensa alla realizzazione di particolari strade, cosiddette scolastiche, all'interno delle quali i Comuni potranno istituire regole severe per limitare la circolazione, regolamentare il traffico o imporre un diverso e più basso limite di velocità (30 km/h) o ancora imporre una vera e propria zona ZTL. Potrebbero persino nascere delle vere e proprie strade anche a più corsie ad uso riservato ed esclusivo di particolari tipologie di veicoli.

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