Cina: inaugurato il ponte sul mare più lungo del mondo

E' lungo 55 chilometri, di cui quasi 7 sottomarini per consentire il passaggio delle navi, e collega Hong Kong con Macao. Si tratta del ponte sul mare più lungo al mondo che è costato circa 17 miliardi di euro.
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In data 23 ottobre 2018 il presidente cinese Xi Jinping e il chief executive di Hong Kong Carrie Lam hanno inaugurato il nuovo ponte che collegherà Hong Kong con Macao, permettendo agli automobilisti di percorrere questo tragitto in soli 30/40 minuti al posto delle 4 ore fino ad oggi necessarie. Si tratta di un vero e proprio viadotto dei record: non solo è attualmente il ponte sul mare più lungo del mondo con una lunghezza totale di ben 55 chilometri, ma è costato circa 17 miliardi di euro e sono serviti ben nove anni per la costruzione, due in più rispetto a quelli inizialmente previsti.

Il ponte dei record in tutti i sensi

Grazie alle 400.000 tonnellate di acciaio utilizzate per la sua costruzione, il nuovo ponte dei record sarà in grado di resistere persino a un terremoto di magnitudo 8 oppure all’urto di una nave da 300mila tonnellate. Inoltre, dei 55 chilometri complessivi ben 30 chilometri sono sospesi sul fiume Pearl River mentre per altri 7 chilometri il ponte diventa sottomarino per consentire il passaggio delle navi, una soluzione tecnica che ha necessitato persino la realizzazione di due isole artificiali, in corrispondenza dei punti dove il ponte si interrompe e la strada inizia a scendere sotto il livello del mare.

Un ponte un po' “prezzemolino”

Ma le informazioni in merito a questo nuovo ponte non sono tutte rose e fiori. Il ponte sfrutterà una miriade di telecamere per rilevare gli eventuali sbadigli dei guidatori (non più di tre in 20 secondi o scatterà un allarme), obbligherà ai conducenti di indossare cardiofrequenzimetri per monitorarne le condizioni fisiche, non consentirà l’accesso libero a chiunque e obbligherà al cambio guida una volta arrivati dalla parte opposta (a Hong Kong, ex colonia britannica appunto, si viaggia a sinistra). Per accedere, infatti, al ponte si dovrà in primis pagare un pedaggio e in secondo luogo si dovrà riceve un permesso che normalmente saranno riservati a chi paga le tasse in Cina o partecipa a iniziative di beneficenza nella provincia cinese meridionale del Guangdong. Questo è almeno quello che riporta quotidiano inglese The Guardian. Tutti gli altri cittadini, invece, dovranno accontentarsi di bus navetta privati in attesa che venga istituito un collegamento tramite trasporto pubblico che per il momento non è ancora stato istituito.

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