20 January 2022

Carlos Tavares mette in guardia sulla mossa dell'Europa di vietare le auto con motore a combustione interna

L' Unione europea prevede di eliminare gradualmente le auto a benzina e diesel a favore dei veicoli elettrici. Ma, secondo Tavares, CEO Stellantis, i risultati in termini ecologici potrebbero non essere quelli auspicati e le mosse per vietare i motori a combustione interna in tutta Europa portano con sé una serie di importanti impatti sociali...

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La strategia della Commissione europea per eliminare gradualmente i motori a combustione a favore dei veicoli elettrici è una scelta politica che comporta rischi ambientali e sociali, ha detto il CEO di Stellantis Carlos Tavares in un'intervista ad alcuni giornali europei.

Dalla fusione di Fiat Chrysler e del gruppo PSA, Tavares ha delineato un piano di elettrificazione da 30 miliardi di euro che ha aiutato le azioni Stellantis a salire di oltre il 60% nel loro primo anno.

"Ciò che è chiaro è che l'elettrificazione è una tecnologia scelta dai politici, non dall'industria" e "ci sono modi più economici e veloci per ridurre le emissioni di carbonio".

L’Unione europea ha infatti inserito nel pacchetto Fit for 55 il divieto di vendita di nuove automobili a benzina o a gasolio dopo il 2035.

"Dato l'attuale mix energetico europeo, un'auto elettrica deve percorrere 70.000 chilometri per compensare l'impronta di carbonio della produzione della batteria e per iniziare a recuperare il ritardo con un veicolo ibrido leggero, che costa inoltre la metà di un EV", ha affermato Tavares.

Non solo "le tecnologie elettriche sono del 50 per cento più costose di quelle dei motori termici”.

Il divieto di veicoli con motore a combustione interna entro il 2035 in Europa significa anche che "le Case automobilistiche devono iniziare a trasformare rapidamente i loro impianti e le loro catene di approvvigionamento. La brutalità di questo cambiamento crea rischi sociali".

E riguardo agli stabilimenti europei, Tavares ha aggiunto "generalmente mantengo le promesse che faccio, ma dobbiamo anche rimanere competitivi", ha detto, citando in particolare i costi di produzione in Italia che sono "significativamente più alti, a volte il doppio di quelli degli impianti in altri paesi europei", principalmente a causa dei prezzi "esorbitanti" dell'energia.

Indicando Roma, dove il governo sta lavorando per abbattere i costi industriali, ha detto: "Ci vuole un po' di tempo per attuare le misure. Ne riparleremo alla fine del 2022".

Stellantis annuncerà un nuovo piano strategico a lungo termine il 1° marzo.

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