Bugatti Chiron: record di velocità stabilito grazie a una Caterham e a un elicottero

Niente Toyota Supra ma per la realizzazione del video del record sui 400 km/h sono stati impiegati una Caterham e persino un elicottero.

1/25

Circa tre anni fa la Bugatti realizzò un record a dir poco spettacolare. Sul circuito di Ehra-Lessien (di proprietà della Volkswagen) spinse la sua nuova Bugatti Chiron con al volante nientemeno che Pablo Montoya a cercare di stabilire il miglior tempo possibile nello 0-400-0 km/h, una gara di accelerazione e frenata, insomma, in grado di mettere alla prova un po’ tutta la meccanica e la tecnica alla base di questa sbalorditiva vettura. Bene, il video attrasse fin da subito l’attenzione di milioni di spettatori e persino l’attenzione di numerose altre Case costruttrici che nel tempo a seguire cercarono di ripetere l’impresa così da provare a battere il tempo fatto segnare dalla Chiron. Ma, tolto questo discorso di cui già altre volte si è parlato, quello che poi ha scatenato la curiosità dei moltissimi appassionati fu la metodologia e i mezzi utilizzati per poter girare un video del genere a quelle folli velocità. La prima idea che iniziò a circolare in rete fu quella di una Toyota Supra, debitamente preparata, in grado quindi come minimo di pareggiare le prestazioni della Chiron e di poterla seguire durante tutto il tempo della prova così da riprenderla da qualsiasi angolazione. Altri ancora si spinsero a pensare a una Nissan GT-R, anche questa abbondantemente modificata ma a quanto pare non fu usata nessuna delle due auto per ottenere una ripresa che ha dell’incredibile.

1/3

Grazie però a un “dietro le quinte”, quello che gli inglesi chiamano “making of”, un filmato caricato su Youtube e realizzato dal filmaker specializzato in pubblicità, Al Clark, si sono finalmente scoperti i trucchetti e gli escamotage che la Bugatti ha adottato per poter compiere la ripresa (in gergo rolling shot) con partenza da fermo. In primis la vettura scelta per filmare e seguire la Chiron non poteva che essere un’altra Bugatti Chiron. In secondo luogo a dare man forte alla Chiron “da ripresa” vi fu l’utilizzo nientemeno che di una Caterham che, debitamente modifica per ospitare telecamere e strumenti video sul parafango anteriore, è stata sfruttata in numerose scene del cortometraggio. In terzo luogo ci si è serviti di strumenti capaci di fare riprese aeree. La scelta però non ricadde su un semplice drone bensì su un elicottero, un Aerospatiale 355N Ecureuil, che era capace di poter seguire la Chiron anche a velocità massima. Sull’elicottero venne però montata una particolare telecamera che di solito si trova a bordo dei droni. Stiamo parlando della Zenmuse X5, che equipaggia la serie Inspire dei droni della DJI, un obiettivo in grado di registrare in formato RAW, di seguire il soggetto e tenerlo esattamente nello spot che si desidera all'interno della ripresa e di offrire la stabilizzazione meccanica tramite gimbal.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA