Bosch: l’Europa pensa solo alle elettriche

Per la multinazionale tedesca il Vecchio Continente dovrebbe prendere in considerazione altre fonti di alimentazione, come idrogeno e carburanti sintetici, per ridurre le emissioni.

Non è la prima volta che Bosch si scaglia contro l’Unione Europea (QUI per leggere il nostro articolo). Anche questa volta l’argomento sono la riduzione e il contenimento delle emissioni (inquinanti e nocive) nel settore dei trasporti e le strategia per raggiungere gli obiettivi prefissati sul clima, sulla transizione ecologica e sulla decarbonizzazione.

I vertici del colosso tedesco e naturalmente il loro amministratore delegato Volkmar Denner hanno nuovamente sottolineato come l’Europa viaggi con i paraocchi in un’unica direzione, quella delle auto elettriche, non vedendo però come esistano e possano coesistere anche numerose altre tecnologie, come l’idrogeno e i carburanti sintetici, in grado anche queste di contenere gli effetti nocivi sull’ambiente e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi sul clima.

Per Volkmar Denner: "Le iniziative per il clima non devono riguardare per forza ed esclusivamente la fine del motore a combustione interna, ma la fine dei combustibili fossili". "L'elettromobilità rende il trasporto su strada a emissioni zero, ma lo stesso vale per i combustibili rinnovabili". Il top manager tedesco ritiene, infatti, che gli odierni motori diesel e benzina abbiano raggiunto un livello tale "da non avere più un impatto rilevante sulla qualità dell’aria”.

Ecco perché la multinazionale tedesca, che ha più volte sottolineato come gli standard Euro 7 proposti da Bruxelles saranno quanto meno irrealizzabili, pur avendo già investito 5 miliardi di euro sulle tecnologie per l'elettrico e un altro miliardo sull’idrogeno non intende abbandonare lo sviluppo e la progettazione di nuovi propulsori endotermici "per almeno altri 20 o 30 anni".

Lo stesso amministratore delegato ha poi ricordato come la cancellazione imminente e repentina dei motori a combustione porterà inevitabilmente a un brusco calo sull’occupazione all’interno del settore automotive. Ecco perché per Volkmar Denner tutti i più moderni approcci tecnologici e le altre fonti di alimentazione non devono essere messe una contro l’altra ma sviluppate parallelamente, lasciate coesistere e combinate per il raggiungimento quanto prima degli obiettivi prefissati.

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