Bosch Esp: da 25 anni in nome della sicurezza

Introdotto nel 1995 con la Mercedes S 600 Coupé, il sistema di controllo della stabilità da oltre un quarto di secolo protegge di molti automobilisti.

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Sviluppato e ingegnerizzato dalla Bosch, azienda tedesca leader nella componentistica che lavorava alla tecnologia dagli Anni 80, fu introdotto per la prima volta su una vettura nel 1955 a bordo nientemeno che di una Mercedes S 600 Coupé. Ma la sua fortuna arrivò circa due anni dopo quando la piccola monovolume Mercedes Classe A si ribaltò in un test di stabilità (Test dell’Alce), organizzato dalla rivista svedese Teknikens Värld, che prevedeva l'evitamento improvviso di un ostacolo con il veicolo a pieno carico e a velocità crescenti, in modo da scoprire il limite di tenuta dell’auto. La piccola di Stoccarda fallì il test e allora la Mercedes decise di adottare di serie il sistema Esp per rendere sicura la Classe A anche nelle manovre di emergenza come in quelle previste dal test. Da quel momento il sistema di controllo elettronico della stabilità si diffuse sempre di più ma divenne obbligatorio in Europa solamente dal 2011, anno dal quale ogni nuova vettura e veicolo commerciale doveva esserne fornito, e successivamente (dal 2014) di serie per tutte le autovetture e i veicoli commerciali di nuova immatricolazione.

Oggi questo sistema compie ben 25 anni dalla sua creazione, un quarto di secolo durante il quale è stato prodotto in circa 250 milioni di unità e avrebbe contribuito ad evitare circa 500.000 incidenti in Europa, salvando circa 15.000 vite umane. Un sistema in continuo miglioramento durante questi anni ma che trae le sue fondamenta sempre da alcuni importanti sensori come il sistema anti-bloccaggio delle ruote (l’ABS), il sistema di controllo di trazione, l’angolo di sterzata, gli accelerometri installati sul veicolo, la traiettoria del mezzo, sfruttando la bellezza di 25 misurazioni al secondo. Un dispositivo di sicurezza alla guida molto utile specie lungo strade a bassa aderenza (perché bagnate o ghiacciate), in caso di repentine sterzate per evitare ostacoli imprevisti o quando il guidatore entra in curva troppo velocemente, in quanto capace di intervenire direttamente sull’erogazione del motore e di frenare ogni singola ruota indipendentemente.

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