Per un’esperienza di guida ancora più coinvolgente la M, poi, adotta un suono digitale specifico, mentre è opzionale il Bmw IconicSounds Electric sviluppato dal compositore Hans Zimmer. Le batterie da 83,9 kWh, coperte da garanzia di 8 anni o 160.000 km, hanno una densità maggiore del 20% rispetto a quelle della i3 e occupano uno spessore di soli 110 mm, abbassando così di 53 mm il baricentro rispetto alla Serie 3 berlina tradizionale o di 34 mm per la M50: possono essere ricaricate con sistemi a 200 kW per ottenere fino a 164 km di autonomia in dieci minuti o 140 sulla M50. Il caricabatterie di bordo è, invece, capace di 11 kW. Il recupero dell’energia prevede le posizioni D e B della trasmissione oppure può essere gestito in tempo reale dall’elettronica di bordo in base al percorso e alle condizioni del traffico: la eDrive40 può toccare i 116 kW di recupero, mentre la M50 con doppio motore raggiunge i 195 kW. Gli interni sono un’altra delle importanti innovazioni della i4.
Se la leva del cambio automatico e il volante sono infatti strettamente imparentati con quelli della Serie 4, il display curvo di strumentazione e di infotainment deriva, invece, dalla iX dalla quale riprende anche il software di gestione 8.0 con Bmw Intelligent Personal Assistant. La strumentazione è proiettata sul display da 12,3 pollici affiancato da quello da 14,9 pollici alla sua destra, che integra ora anche i comandi della climatizzazione. Gli aggiornamenti in remoto, i servizi online e la connessione alla vettura tramite my BMW App sono ulteriormente evoluti grazie alla connettività 5G. La dotazione di serie prevede il portellone elettrico, il climatizzatore trizona con pompa di calore, i sedili sportivi, il Front-collision warning, lo Speed Limit Info, il Lane Departure Warning, il Park Distance Control e la Reversing Assist Camera, mentre la lunga lista degli optional include sedili ventilati, gruppi ottici LaserLight, rivestimenti di pelle Individual, impianto audio Harman Kardon, tetto apribile, Parking Assistant con Reversing Assistant e Parking Assistant Plus con Surround View e Remote 3D View.
La Bmw ha voluto fornire anche un’analisi dell’utilizzo reale della i4 per convincere i più scettici del passaggio alla mobilità elettrica. Secondo i tedeschi l’accesso alle tariffe delle colonnine pubbliche con prezzi agevolati del programma Bmw Charging permette di ridurre il costo dell’energia rispetto ai carburanti fossili di circa il 25% un dettaglio riferibile al mercato tedesco. Se il confronto con un modello Bmw endotermico è esteso anche ai costi di esercizio, alle tasse e alla manutenzione, secondo i calcoli del costruttore il risparmio può salire fino al 30%. Pur non portando al debutto una piattaforma ad hoc, dato che questo compito è stato assegnato al suv iX, la nuova i4 ha una sua gande importanza anche se molto, ma molto peculiare. Perché nessuna delle elettriche presentate finora da Bmw, né la capostipite i3, né i due suv iX3 e iX rientrano nel terreno storicamente più vicino ai valori della Casa: quello delle berline sportive.
Ora, per la prima volta, accade. Con tutto ciò che ne poteva derivare in termini di grandi aspettative sul comportamento dinamico. Conseguenza di questa circostanza è che il progetto della i4 è nato su delle basi radicalmente diverse da quello, per citare la più recente, della iX, con cui pure tanto condivide a livello tecnico: laddove su quest’ultima la Bmw aveva rivendicato il ribaltone concettuale per cui l’impostazione del veicolo era partita dagli interni e dalla sensazione di benessere a bordo, qui si è tornati alle vecchie abitudini, per così dire. E cioè: la i4, prima di tutto, doveva andare bene su strada. Doveva portare il senso più tradizionale dell’essere una Bmw nella parte più innovativa della gamma. Quella con la lettera “i”.