Blocchi diesel a Roma: crollo dei contratti sulle nuove auto diesel

Nessun beneficio in termini ambientali, ormai è un dato assodato, ma purtroppo un effetto quanto mai negativo sui contratti delle nuove auto con motorizzazioni a gasolio.

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La decisione da parte del Campidoglio di bloccare a Roma tutte le auto più inquinanti tra le quali anche le auto diesel di ultimissima generazione (Euro 6d-Temp comprese) si è rivelato un vero e proprio buco nell’acqua. Dopo ben quattro giorni di stop, infatti, non solo le colonnine non ha rilevato valori di emissioni inquinanti più bassi rispetto ai giorni precedenti il blocco, ma alcune di queste hanno persino registrato valori uguali se non più alti rispetto a prima. Questa è stata la palese dimostrazione di quanto i blocchi del traffico non siano la giusta strategia per risolvere il problema e allo stesso tempo di come il traffico urbano non sia in definitiva la reale o la maggiore causa dell’inquinamento che attanaglia le nostre città e inquina l’aria dei nostri centri urbani.

Se però non ha sortito alcun effetto positivo dal punto di vista ambientale e climatico, ha purtroppo generato un effetto quanto mai negativo sui contratti delle nuove auto con motorizzazioni a gasolio. Tale decisione di bloccare anche le diesel di ultimissima generazione ha spinto numerosi cittadini, presi dal panico, a ritornare in concessionaria per stracciare i contratti di acquisto di nuove auto con motorizzazione diesel. Giusto per darvi una idea della problematica, parliamo di circa 300 nuovi ordini cancellati subito dopo i blocchi del traffico. Una conseguenza che non solo ha spostato ulteriormente l'equilibrio del mercato già fortemente orientato verso i modelli a benzina, ma che rischia di mettere ancora più in crisi il settore automotive e tutta la sua filiera che nella sola cerchia romana conta numerose imprese al cui interno lavorano circa 6.000 dipendenti.

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