Blocchi del traffico: in Lombardia potrebbe arrivare la scatola nera

Il dispositivo monitorerebbe le emissioni e le percorrenze chilometriche per identificare le auto più inquinanti e quindi da assoggettare ai blocchi della circolazione.
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Il 1° ottobre 2018 sono scattati in tutta la Lombardia come anche in altre Regioni italiane i tanto temuti blocchi alla circolazione della auto ritenute più inquinanti. Da quest’anno ad essere coinvolte sono pure le vetture diesel Euro 3 e quelle benzina Euro 1 che dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle 19.00 non potranno circolare.

Deroghe precise

Tutto questo salvo alcune specifiche eccezioni che la Giunta Regionale ha così riassunto: i diesel Euro 3 delle persone con più di 70 anni e quelle con reddito ISEE inferiore a 14.000 euro, chi ha già acquistato una nuova auto ma è in attesa della consegna, veicoli per trasporti specifici e per uso speciale, veicoli appartenenti alle associazioni o società sportive sono ufficialmente esentate dal blocco del traffico introdotto il 1° di ottobre 2018. Deroghe che secondo l’assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, permetteranno di tutelare le fasce più deboli, come poveri e anziani, consentendo loro di circolare ugualmente.

Una possibile soluzione

Ma lo stesso assessore sta già pensando al 2019 con l’idea di attuare un nuovo meccanismo per il fermo dei veicoli che tenga conto della reale percorrenza chilometrica così da perfezionare il provvedimento antismog previsto per l’anno corrente. Raffaele Cattaneo vorrebbe, infatti, si ridurre gli inquinanti presenti in atmosfera ma non vorrebbe bloccare la mobilità dei cittadini, in particolare quelli più deboli. Una possibile soluzione potrebbe essere quindi quella di introdurre una scatola nera come quella proposta dalle assicurazioni, un dispositivo quindi in grado di monitorare non solo le emissioni ma anche i chilometri percorsi annualmente e i luoghi in cui questi chilometri verrebbero percorsi.

Quanto e dove

Cattaneo ha, infatti, spiegato che la Regione sta lavorando affinché, dal 1 ottobre 2019, al posto del meccanismo dei blocchi per categorie di omologazione, ne scatti un altro legato all'effettivo potenziale inquinante di ogni singolo veicolo. La scatola nera sarà in grado di georeferenziare gli spostamenti e misurare quando e dove vengono fatti i singoli km. Le amministrazioni dovranno poi analizzare questi dati così da definire se una particolare tipologia di veicolo possa o meno circolare in caso di blocchi alla circolazione.

Inquinamento reale

L’assessore ha poi precisato che secondo la sua opinione la scatola nera permetterà per esempio la circolazione di una vettura diesel Euro 3 che però percorre solamente 1.000 km all’anno mentre bloccherà la circolazione a una vettura diesel Euro 5 che di chilometri ne percorre però 50.000 all’anno, ritenendola giustamente più inquinante. Il provvedimento, al vaglio per l’introduzione dal prossimo anno visto che per quest’anno è ormai tardi, no sarà però di facile attuazione perché, come abbiamo già detto per le assicurazioni, la scatola nera potrebbe essere ritenuto un dispositivo che potenzialmente contrasta con la privacy dei cittadini.

Incentivi in vista

Raffaele Cattaneo ha, infine, concluso parlando di incentivi per la sostituzione dei veicoli più vecchi e inquinanti. L’assessore ha confermato per l’anno corrente la disponibilità di incentivi fino a 6.000 euro per la sostituzione dei veicoli commerciali N1 e N2. Per le vetture però si dovrà aspettare il prossimo anno perché per ora le casse della Regione non lo consentono. Della stessa idea il presidente della Lombardia, Fontana, e l'assessore al Bilancio Caparini, che hanno confermato l’aumento da 6,5 a 15 i milioni di euro per gli incentivi nel 2019 ma un intervento dello Stato in materia di incentivi sarebbe ben gradito.

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