Aznom SerpaS, il serpente è molto velenoso

Per ora si tratta di un esercizio di stile, ma a breve potrebbe evolvere in una barchetta estrema a tiratura limitata. La SerpaS pesa 900 kg ed è mossa da un V8 2.6 aspirato da 363 Cv.

Telaio tubolare

Aznom, vale a dire Monza letto al contrario. Sono infatti brianzole le radici della factory che ha commissionato al centro stile Camal di Torino la realizzazione di una sportiva estrema. Più precisamente una barchetta in stile Radical. La SerpaS, questo il nome della futura supercar italiana, è una due posti secchi artigianale, priva di parabrezza e portiere, che promette prestazioni da capogiro a fronte di un peso da libellula.

Carrozzeria in alluminio

Il nome SerpaS deriva dal dialetto piemontese e significa serpente. La vettura, del resto, viaggia pressoché rasoterra grazie all’altezza contenuta in 780 mm. La struttura, forte di un telaio tubolare con rinforzi in carbonio, si accompagna a una carrozzeria in alluminio battuto a mano – una scelta vintage – mentre lo splitter, il cofano motore e l’estrattore sono in fibre composite. Soluzioni che contribuiscono a contenere il peso in 900 kg.

Elettrica da oltre 200 Cv nel 2020

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Cuore della Aznom SerpaS, che per ora è un esercizio di stile, è un V8 – collocato centralmente – aspirato da 2,6 litri, in grado di erogare 363 Cv a ben 10.300 giri/min (!) e 276 Nm di coppia. La vettura, però, è progettata per accogliere anche un motore elettrico da 200 Cv, disponibile nel 2020. Da tradizione Aznom, la personalizzazione degli interni è totale e i clienti avranno la possibilità di attingere al pacchetto Esperienza. Questi include la visita all’officina dove verrà costruita la vettura oltre a una sessione di test sul circuito di Monza, partecipando a un corso di guida sportiva.

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