Autostrade: per Di Maio serve il modello svizzero. Niente caselli e tariffa annua.

In un video il vice premier, insieme a Di Battista, lancia la proposta di una tariffa annuale unica per l'utilizzo della rete autostradale italiana.
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Neanche il tempo di finir di parlare del possibile blocco delle tariffe autostradali per tutto il 2019 ed ecco che si torna a parlare nuovamente di Autostrade italiane. A farlo è lo stesso vice premier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, che, affiancato dall'amico e compagno di partito Alessandro Di Battista, in una diretta Facebook ha espresso la sua personale idea nei confronti di Autostrade per l'Italia, la società di proprietà della famiglia Benetton.

Modello della vignetta svizzera

Secondo il Ministro e vice premier, infatti, anche in Italia dovrebbe sparire il casello del pedaggio perché per usare l'autostrada si dovrebbe pagare un abbonamento flat a livello annuale e a livello nazionale, esattamente come avviene ora in Svizzera con la vignetta annuale. Una tassa, se così si può chiamare, che non finirebbe nelle tasche delle concessionarie, come ora avviene per i pedaggi autostradali, ma che andrebbero sul conto di una società statale che si occuperebbe degli investimenti e della manutenzione delle tratte nazionali. Ennesima dimostrazione della volontà di Luigi Di Maio, condivisa con l'altro Vicepremier Matteo Salvini, di togliere le concessioni alla società Autostrade per l'Italia.

Un abbonamento europeo unico

Complice il passaggio in Svizzera con direzione Strasburgo, il Ministro ha poi auspicato la nascita di una rete autostradale europea, funzionante con lo stesso metodo di pagamento (abbonamento flat annuale). Una sorta di evoluzione dell'attuale tecnologia telepass europeo che, come vi abbiamo descritto in un nostro precedente articolo (eccovi il link), permette ora di pagare anche i pedaggi di Francia, Spagna e Portogallo senza doversi fermare. Certo è che il sistema non sarà di facile attuazione. In primis per la maggiore estensione chilometrica delle nostre autostrade, in seconda istanza per il diverso costo al chilometro attuato dai vari Stati dell'unione Europea, e in terzo luogo ma no meno importante per la maggiore difficoltà del controllo della vignetta. In Italia si sa che la contraffazione è all'ordine del giorno...

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