Autostrade Italia: scatta il piano di maxi manutenzione

Sono ben 587 le gallerie messe sotto stretta sorveglianza da Autostrade per l’Italia perché bisognose di interventi di riparazione urgenti.

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La tematica della sicurezza della nostra rete stradale e autostradale si fa ogni giorno più importante e preoccupante. Dopo, infatti, i numerosi controlli, effettuali lungo la maglia di asfalto che si dirama per il nostro Paese, è emerso che siano numerosi le gallerie, i ponti e i viadotti a versare in condizioni di scarsa manutenzione, degrado, abbandono e persino di possibile crollo. Non solo ponti e viadotti a rischio crollo, lasciati in condizioni pietose per mancanza di manutenzione, ma ora anche gallerie non conformi, a rischio crollo e in stato di avanzato degrado sempre a causa della scarsa o del tutto mancante manutenzione. E’ questa purtroppo la fotografia della nostra rete autostradale.

200 gallerie fuori norma

Stando a una recente analisi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sarebbero ben 200 le gallerie a rischio o non a norma sulla nostra rete autostradale. Per essere più precisi risultano fuorilegge 105 tunnel in gestione ad Autostrade per l'Italia e 95 in concessione ad altre compagnie private. Gallerie all’interno delle quali sono stati violati numerose normative come i requisiti antincendio (ventilazione, rifugi, impianti di estinzione), quelli di illuminazione e soprattutto quelli di una costante e programmata manutenzione. Non solo le 200 gallerie in condizioni pressoché critiche ma dall’ultima indagine è emerso come ben 3.500 viadotti sarebbero a rischio crollo.

763 viadotti senza controlli

Una situazione allarmante scatenata da mancati controlli, scarsa manutenzione, inesistenti lavori di restauro e un menefreghismo imperante che gioca con la nostra stessa vita. Come se non bastasse in Italia vi sono ad oggi la bellezza di 763 cavalcavia la cui proprietà e dunque la gestione non è accertata. Viadotti, insomma, di nessuno o che nessuno vuole e che per questo motivo versano da tempo memore in condizioni di abbandono e privi di qualsiasi controllo e manutenzione. Su tali strutture vengono fatte almeno in teoria solamente le verifiche visive da parte dei cantonieri, un intervento non sufficiente a garantirne una reale e concreta sicurezza.

Nuovi controlli

Forse però qualcosa inizia a muoversi. Autostrade per l’Italia avrebbe messo sotto osservazione quasi 600 gallerie su tutto il territorio nazionale per capire quali siano gli urgenti interventi di manutenzione e riparazione da effettuare. Una decisone presa grazie al piano di maxi manutenzione per le gallerie italiane avviato da Aspi, che avrebbe investito solo per la sorveglianza 70 milioni di euro, e inevitabile soprattutto dopo il crollo di due tonnellate di materiali dalla volta della galleria Berté sull’A26, il 30 dicembre, per fortuna in un momento di scarso traffico e quindi senza vittime.

Altri fondi

Le risorse - per i risanamenti che si renderanno necessari in base alle loro verifiche – verranno prese dai 400 milioni appostati per il 2020-2023 nell’ultimo piano manutenzione, irrobustito dopo lo scandalo dei report edulcorati. Per prima cosa però si dovrà farsi approvare il piano di manutenzione dal Mit e per farlo il Mit dovrà recepire le metodologie di queste ispezioni, grazie a una commissione voluta dalla ministra Paola De Micheli per riprendere in mano la situazione gallerie che nell’ultimo decennio almeno è finita fuori controllo.

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