Autostrade per l'Italia ha annunciato che sarebbero ben 600 i cantieri fermi ma che potrebbero prendere il via nel breve termine. Opere infrastrutturali importanti che non solo produrrebbero circa 350.000 posti di lavoro ma che comporterebbero la bellezza di sei miliardi di euro di investimenti. Si tratta di opere infrastrutturali cantierabili già nel 2019 a cui seguirebbero poi altre opere al via nel 2020 grazie ad altri 1,7 milioni di euro di investimenti. Questi cantieri avrebbero già completato l'iter autorizzativo ma sarebbero attualmente bloccate in attesa del via libera finale da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ecco perché il vicepremier Matteo Salvini ha promesso a stretto giro sia un decreto sblocca cantieri sia il nuovo codice degli appalti.

Giusto per fare chiarezza le opere di cui stiamo parlando sarebbero la Gronda di Genova, il Passante di Bologna, le terze e quarte corsie sulla Milano-Lodi (A1), Bologna-Ravenna (A14) e Firenze-Pistoia (A11) e l'autostrada Tirrenica Livorno-Civitavecchia. Opere definite dallo stesso gestore delle autostrade come "non più procrastinabili in quanto collocate in aree strategiche per la competitività del Paese".