Autostrade: il Governo punta alla revoca delle concessioni

Prosegue a botta e risposta la diatriba tra Governo e Autostrade per l’Italia sul tema delle concessioni.

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Il tema delle concessioni autostradali si sta facendo via via sempre più caldo. Da un lato il Governo giallo-rosso che ne chiede la revoca ad Autostrade per l’Italia e l’assegnazione ad Anas e dall’altro Atlantia e Aspi che faranno di tutto anche in ambito legale per impedire questa revoca e, in caso contrario, per ottenere i risarcimenti stabilititi in precedenza (una sorta di buona uscita insomma). Il Governo, rappresentato da Giuseppe Conte e spalleggiato da Luigi Di Maio ma osteggiato da Italia Viva e da alcuni parlamentari e ministri del PD, sta accelerando per l’approvazione della nuova norma che regola i parametri per gli indennizzi inserita nel decreto Milleproroghe “salvo intese”. Stiamo parlando della norma che stabilisce i nuovi meccanismi di gestione dei servizi in caso di revoca e soprattutto i nuovi parametri per calcolare gli indennizzi ai concessionari.

Con il nuovo decreto il Governo punta a revocare la concessione alla famiglia Benetton per inadempienza così da darla ad Anas come gestore temporaneo con nuovi criteri in merito agli indennizzi a suo favore, non più basati al valore di mercato dei beni ma determinati sul valore dell’ammortamento dei beni. Non verrà, inoltre, previsto un indennizzo al concessionario nel caso di recessione volontaria del contratto. Nel consueto discorso di fine anno Giuseppe Conte si è così espresso: “Su Aspi c’è un procedimento in corso, l’istruttoria slitterà un po’, ma siamo in dirittura finale”. “Abbiamo eliminato privilegi inaccettabili, e alcune concessioni prevedano vantaggi sproporzionati a favore dei concessionari, rispetto agli svantaggi del pubblico, una cosa assurda”.

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