Autostrade: come sarà il Passante Bologna?

La nuova soluzione prevede un progetto meno impattante per l'ambiente, meno costoso ma comunque efficace.
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Il Ministero dei Trasporti ha presentato un nuovo progetto per il Passante Bologna. Si tratta di una soluzione alternativa a quella presentata qualche tempo fa dalla stessa Autostrade per l'Italia, la concessionaria incaricata di gestire la rete autostradale italiana. L'obiettivo del Passante Bologna è quello di decongestionare il traffico sulla tangenziale annessa nel nodo di Bologna. Entrambe le soluzioni raggiungerebbero l'obiettivo ma la soluzione proposta dal Ministero dei Trasporti risulterebbe meno impattante per l’ambiente e anche molto meno costosa per le tasche dei cittadini che viaggiano. Dopo aver buttato in soffitta il Progetto del Passante di Mezzo e i progetti alternativi abbozzati da Autostrade, il Ministero dei Trasporti ha presentato questa alternativa che ridurrebbe non solo fino al 67% i costi ma anche l’impatto ambientale derivante dal consumo di suolo e le emissioni.
La nuova proposta prevede insomma di eliminare le interferenze con i flussi in entrata e uscita dalle intersezioni per assicurare una accettabile velocità di percorrenza e di garantire che le manovre di uscita e immissione avvengano tramite corsie specializzate. Per fare questo i tecnici del Ministero si affiderebbero alla realizzazione di una viabilità di servizio affiancata alla complanare, per una lunghezza molto ridotta rispetto al progetto originario. Per fare questo verrebbero quindi realizzate due corsie per senso di marcia affiancate all'attuale tangenziale nei tratti iper critici di immissione, cioè due complanari capaci di raccogliere e convogliare le manovre di ingresso e uscita dalle intersezioni contigue, lasciando che il traffico passante usufruisca della sede attuale della tangenziale senza intralcio.
Al contrario il progetto, proposto in precedenza da Autostrade per l'Italia, prevedeva la realizzazione di una piattaforma a 3 corsie più corsia di emergenza per senso di marcia, sia sull’A14 che sulla tangenziale, con 4 corsie nel tratto più carico così da ottenere un vero e proprio ampliamento del sistema esistente. La nuova soluzione, quella di prevedere il potenziamento in sede del sistema autostradale/tangenziale esistente, è però secondo il Ministero la scelta migliore cioè quella che assicurerebbe i maggiori benefici per la collettività con minor tempo di percorrenza e minori consumi di carburante.

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