Autolavaggi, gommisti e officine: se in zona rossa cosa si può fare?

Leggendo con attenzione gli allegati del nuovo decreto si scopre come gommisti, officine, autolavaggi e concessionari auto siano aperti. Come ci si deve comportare?

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Con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, l’Italia a partire dalla mezzanotte del 6 marzo è tornata a colorarsi quasi tutta di rosso dove si è tornati praticamente quasi al lockdown dello scorso marzo e aprile. All’interno di questa zona rossa alcune attività sono state chiuse mentre ad altre è stato concesso di rimanere aperte. Va però ricordato che all’interno di quest’area gli spostamenti tra le regioni, le provincie, i comuni e al di fuori della propria abitazione, domicilio o residenza sono vietati a meno che non vi siano delle comprovate motivazioni di necessità, di lavoro, di salute o di emergenza.

Se però non ci si può spostare se non per queste motivazioni come ci si deve comportare con le attività che lo stesso decreto ha lasciato aperte? Per esempio, si potrà o no andare dal meccanico, o dal gommista per il cambio estive/invernali o all’autolavaggio per sanificare la vettura o ancora in concessionaria per una problematica sulla propria vettura? Tutte queste attività, lo ricordiamo, sono rimaste aperte e a prevederlo ci pensa uno degli allegati del nuovo decreto Draghi. Ecco quindi che nel pieno rispetto del distanziamento sociale e della sanificazione degli ambienti sarà possibile recarsi in questi luoghi a patto di scegliere quella a noi più vicina e di raggiungerla nei limiti del tragitto più breve. Le attività commerciali aperte vanno, infatti, considerate essenziali in base alla normativa emergenziale vigente, perciò l'acquisto dei beni e servizi da esse erogati si configura in termini di necessità. Conseguentemente, tale ragione di spostamento, in caso di eventuali controlli, dovrà essere dichiarata nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione (che potete scaricare QUI) e comunque dovrà sempre essere rispettata la distanza interpersonale di almeno 1 metro da ogni altra persona.

Nonostante però sia consentito agli autolavaggi e ai gommisti di rimanere in attività, molte Prefetture di svariati Comuni e le relative Forze dell’Ordine, a causa di una sbagliata e troppo severa interpretazione dei vari Dpcm, hanno intrapreso una dura campagna sanzionatoria elevando un gran numero di multe agli automobilisti trovati a usufruire di questi servizi. Il Governo ha però per l’ennesima volta ribadito che questa azione punitiva deve essere fermata perché le multe non sono valide in quanto gli esercizi che svolgono attività di manutenzione, riparazione e vendita di pneumatici e quelli che permettono la pulizia, igienizzazione e sanificazione della vettura possono esercitare la loro professione e gli automobilisti possono recarsi presso questi esercizi senza incorrere in sanzioni. Resta naturalmente inteso che le suddette attività professionali/commerciali sono subordinate allo scrupoloso rispetto dei Protocolli che regolano la sicurezza dei lavoratori e delle persone che vi lavorano e/o vi si recano. L’attività di lavaggio auto come quella di manutenzione della vettura o di sostituzione dei pneumatici invernali sono state considerate dal legislatore essenziali perché ritenuta necessaria ad assicurare l’incolumità, la sicurezza e l’igienizzazione dei veicoli con cui le persone si spostano per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute o per situazioni di necessità.

A far ulteriore chiarezza è intervenuta anche Federlavaggi, specificando che recarsi all’autolavaggio si può, indipendentemente dal colore della Regione in cui ci si trova, senza rischio di incorrere in sanzioni. Della stessa idea anche Anisa, Arip, Assogomma, Cna, Confartigianato, Federpneus, Assolavaggi Confesercenti.

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