Bram Schot, amministratore delegato del marchio, in un’intervista al magazine Autocar ha, infatti, affermato che la Casa dei Quattro Anelli casa darà maggiore priorità allo sviluppo della tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno per creare l'energia necessaria a far muovere le auto elettriche. Una soluzione già intrapresa nel 2016 con l'avvio del programma Audi h-tron (un prototipo di veicolo a celle a combustibile con un'autonomia fino a 600 km ed un tempo di rifornimento di quattro minuti) e che ora verrà ripreso a gonfie vele dal colosso Volkswagen. Stando alle dichiarazioni dello stesso amministratore, la Casa tedesca è pronta a presentare un nuovo prototipo di celle a combustibile a idrogeno, di sesta generazione, entro la fine dell'anno ed entro il 2021 potrebbe essere offerto ai clienti un modello di Audi FCEV (veicolo elettrico a celle a combustibile) così da far saggiare le sue caratteristiche anche a un vasto pubblico.
Ma perché si dovrebbe spingere sull'idrogeno e non sul semplice elettrico? Per superare i ben noti limiti delle elettriche classiche, creando una maggiore autonomia e ridurre la necessità di ricarica durante i lunghi viaggi. Allo stesso tempo la Casa di Ingolstadt sarebbe molto preoccupata per la possibile carenza nelle materie prime (metalli preziosi) per la produzione delle batterie e per la possibile incapacità delle auto elettriche di soddisfare le aspettative dei clienti. Con l'idea quindi di lanciare ben 12 nuovi modelli, alimentati a batteria, Audi starebbe quindi spostando la sua attenzione sull'idrogeno così da non disattendere le attese e offrire una più vasta gamma a zero emissioni. Segnaliamo però che un calendario per la produzione in serie dei nuovi modelli Audi FCEV deve ancora essere predisposto.