Auto elettriche: niente taglio dalle tariffe di ricarica

Bloccata la misura, contenuta nel decreto Semplificazioni, per uniformare i costi di ricarica alle colonnine a quelli domestici.

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Tra le numerose misure contenute all’interno del decreto Semplificazioni ve ne sono alcune specifiche per incentivare la mobilità elettrica. Tra queste vi era la richiesta all’Arera, l’Autorità per l’Energia, di uniformare i prezzi per l’energia acquistata alle colonnine a quelli che a oggi abbiamo per la fruizione dell’energia in ambito domestico. Una richiesta volta a ridurre i costi per la ricarica, specie quella fast, e incentivare in questo modo l’acquisto e l’avvento di un maggior numero di auto a batteria. Il tanto decantato e promesso taglio delle tariffe di ricarica pubblica però a quanto pare non c’è stato e per ora non ci sarà. L’Autorità per l’Energia ha, infatti, negato la sua approvazione, rimettendo le carte in tavola e lasciando almeno per ora i prezzi dell’energia invariati con il pieno alla colonnina che continuerà a costare almeno il doppio di quello che costa alla classica presa di corrente. Ma perché questo dietrofront da parte di Arera?

L’Autorità per l’Energia si è, infatti, espressa in questo modo: “L’Autorità ha già espresso la propria completa condivisione (…) di favorire l’uso di veicoli alimentati ad energia elettrica”, ha sottolineato l’Arera, “anche per il conseguimento degli obiettivi del Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC) approvato dal Governo”. “Tuttavia fa riferimento al concetto di 'tariffa di fornitura', che non è compatibile con la normativa comunitaria attualmente vigente, in base alla quale l’assetto del mercato elettrico è pienamente liberalizzato”. “Anche nel caso di attuazione della norma con riferimento alle sole tariffe a copertura dei costi relativi ai servizi di rete e ferme restando le problematiche connesse allo sviluppo dei punti di prelievo dedicati esclusivamente alla ricarica, l’equiparazione degli operatori commerciali (come i gestori dei punti di ricarica in luoghi aperti al pubblico) alle famiglie (clienti domestici) resta molto critica”.

Ma perché per Arera vi è così tanta differenza? Quali sono le problematiche? “Le condizioni di ricarica possono essere molto diverse tra questi due ambiti, con particolare riguardo alla velocità di ricarica e, quindi, alla potenza elettrica richiesta al punto di connessione con la rete”. “Inoltre la ricarica dei veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico è un servizio reso a prezzi liberamente definiti dagli operatori”. “Laddove non fossero assicurate condizioni di effettiva concorrenza, si prefigurerebbe il rischio che eventuali agevolazioni sul costo dell’input energetico non si riflettano pienamente sul prezzo finale dell’output, ossia del servizio di ricarica richiesto all’automobilista elettrico”.

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