Audi S6 ed S7: ora con il 3.0 V6 TDI mild-hybrid a 48 Volt

Ben 349 CV e 700 Nm di coppia massima erogati da un turbodiesel coadiuvato da un sistema mild-hybrid a 48 Volt e da un compressore elettrico.
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Se fino adesso la Casa dei Quattro Anelli aveva optato per le sue sportive su motorizzazioni benzina altamente prestazionali, ora la stessa Casa di Ingolstadt ha pensato bene di spingere sull'efficienza, decidendo di montare sotto le nuove Audi S6 (berlina e Avant) ed S7 Sportback una potente motorizzazione 3.0 litri V6 TDI, già vista sotto il cofano della SQ5, abbinata a un sistema mild-hybrid a 48 Volt e a un piccolo compressore elettrico così da erogare la bellezza di 349 CV e 700 Nm di coppia massima fra 2500 e 3100 giri.

Il potere dell'elettrificazione

Questo sistema si avvale di una rete elettrica a 48 Volt, affiancata a quella standard da 12 Volt, e di un alternatore-starter a cinghia (RSG) raffreddato ad acqua sul lato frontale del motore e collegato all’albero motore tramite una robusta cinghia trapezoidale a nervature in grado di gestire i 12 kW di energia di recupero e i 60 Nm di coppia che l’alternatore-starter è in grado di generare o recuperare. Grazie a questo sistema le nuove Audi S6 ed S7 non solo potranno veleggiare (avanzare per inerzia a motore spento) per una durata massima di 45 secondi e in un range di velocità tra 30 e 160 km/h o spegnere il motore già dai 22 km/h, ma potranno sfruttare il sistema a 48 Volt e l’alternatore-starter a cinghia (RSG) per riavviare in modo rapido e confortevole il motore una volta spento, per recuperare energia rigenerando in decelerazione o in frenata e per azionare i gruppi ausiliari, come pompe e compressori e cinghie accessori, convertiti al funzionamento elettrico a 48 Volt e gestiti in maniera ancora più precisa in funzione del fabbisogno. Rimarrà comunque presente il motorino d’avviamento a pignone convenzionale che verrà praticamente impiegato solo al primo avviamento, quando l’olio motore è ancora freddo e denso. In tale situazione, infatti, la cinghia dell’RSG potrebbe slittare. Inoltre le piccole utenze, come le centraline di comando o i gruppi ottici resteranno su una rete a 12 volt.

Più prestazioni ma meno consumi ed emissioni

A questo dispositivo si affianca una batteria agli ioni di litio con capacità di carica 10 Ah e tensione 48 Volt, un convertitore DC/DC per accoppiarsi alla rete classica a 12 Volt e un raffreddamento ad aria regolato che provvede alla sua gestione termica. Infine, Audi ha deciso di optare per l’adozione di un compressore ad azionamento elettrico (EAV) che, posizionato in un by-pass a monte dell’intercooler, ricava la propria potenza, pari a 7 kW, dalla rete di bordo ausiliaria a 48 Volt. Questo compressore elettrico, in grado di raggiungere il regime di 70.000 rpm in meno di 250 millisecondi, supporta il singolo turbocompressore in fase di partenza e accelerazione in caso di regimi bassi, assicurando al guidatore un maggiore piacere di guida e azzerando i ritardi dovuti al turbo-lag, ossia il ritardo di risposta all’accelerazione. Forte di questo pacchetto tecnologico le nuove Audi S6 ed S7 coprono lo 0-100 km/h in soli 5,0 e 5,1 secondi rispettivamente e raggiungono una velocità massima limitata elettronicamente di 250 km/h. Tutto questo garantendo consumi medi nell'ordine dei 6,3 - 6,5 litri ogni 100 km nel ciclo combinato ed emissioni di C02 nell'ordine dei 165 - 171 g/km.
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Si rifà anche il trucco

A tenere a bada un tale surplus di coppia e potenza ci pensano il cambio automatico (Tiptronic) a 8 marce con convertitore di coppia e la trazione integrale Quattro con ripartizione normale del 40:60 ma che può arrivare fino al 70:30 o 15:85. Infine, l'assetto adattivo è stato ribassato di ben 20 mm, l’impianto frenante è stato maggiorato (optional in materiale composito con pinze a 6 pistoncini e dischi da 400 mm all’anteriore e 375 al posteriore), l'asse posteriore è ora sterzante (optional) e i cerchi in lega hanno raggiunto il diametro di 20 pollici di serie o 21 (optional). Immancabili, infine, le modifiche a livello estetico con nuove appendici aerodinamiche e minigonne, quattro generosi scarichi posteriori che emergono dall’estrattore, inserti in alluminio e nero lucido nella calandra e prese d’aria più grandi del normale.

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