Smartphone: a Trento e Bolzano sequestrato in caso di incidente stradale

Un provvedimento utile a capire se al momento del sinistro si fosse distratti dall’utilizzo del cellulare.
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Come già Pordenone e Torino ora anche Trento, Bolzano e Rovereto adotteranno un nuovo provvedimento per verniciare se al momento del sinistro stradale uno dei conducenti fosse con il cellulare in mano e quindi distratto dalla semplice conduzione del proprio mezzo. Una decisione importante, presa dalle Procure della Repubblica di Trento, Bolzano e Rovereto in vista dell’intensificarsi del traffico durante il periodo estivo. In caso quindi di incidente stradale le Forze dell’Ordine potranno analizzare i telefonini dei conducenti i veicoli coinvolti per determinare le cause e le dinamiche dell’incidente. Nel caso in cui si verifichino sinistri mortali o con lesioni gravissime, dov’è fondamentale stabilire se il guidatore fosse distratto o meno al momento dello scontro, le Forze dell’Ordine sarebbero autorizzate al completo sequestro del cellulare per capire , al momento del sinistro, il guidatore aveva il telefonino in mano e fosse guidi distratto dalla guida.

Meglio collaborare

I guidatori coinvolti avranno naturalmente diritto a un avvocato o a una persona di fiducia che potrà assisterli e presenziare al momento della verifica del cellulare. Gli stessi guidatori potranno anche rifiutarsi di consegnare il telefonino nelle mani degli agenti ma in questo caso scatterebbe immediatamente l’ordine di perquisizione e, se necessario, il sequestro del dispositivo per i successivi accertamenti tecnici. Con il solo scopo di capire le dinamiche e le colpe dell’incidente e quindi in primis se il conducente stesse utilizzando lo smartphone prima dello scontro, le Forze di Polizia saranno autorizzate a controllare l’esistenza di attività sullo smartphone nei momenti prima dell’incidente. Se il conducente dovesse risultare colpevole allora scatterebbe immediatamente il sequestro e l’imputazione di colpevolezza.

Annoso problema

L’utilizzo dello smartphone alla guida è una questione quanto mai annosa e non ancora risolta, specie nel nostro Paese. Allo stato attuale delle cose, infatti, in Italia è assolutamente vietato tenere in mano o utilizzare uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo elettronico mentre si è alla guida di un veicolo e lo stesso discorso vale quando si è fermi in coda al semaforo o in mezzo al congestionato traffico cittadino. Nonostante questa legge e nonostante le già abbastanza severe pene pecuniarie e amministrative – ricordiamo, infatti, che per chi dovesse essere trovato alla guida con uno smartphone in mano è prevista una multa di 161 euro, il taglio di 5 punti dalla patente e la sospensione della stessa da 1 a 3 mesi alla seconda infrazione nel biennio (recidiva) – lo smartphone viene comunque utilizzato in modo improprio dagli automobilisti alla guida di un veicolo con conseguenti maggiori distrazioni e minore attenzione sulla strada, sui cartelli, sugli altri veicoli e sui semafori.

Trend in rialzo

Secondo le ultime stime, infatti, l’uso inadeguato del cellulare, la distrazione, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e l’alta velocità rappresentano le cause principali degli incidenti più gravi (complessivamente il 41% delle circostanze). Un trend che purtroppo, dopo un lungo periodo positivo, nell’ultimo semestre dell’anno 2018 è tornato a salire. Sono aumentate le vittime (3.378 nel 2017, ossia il 2,9% in più del 2016) anche se sono diminuiti di poco gli incidenti (174.933) e i feriti (246.750).

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