Cadillac CTS Sport Luxury 3.2 V6
Introduzione
Dimensioni esterne non
esagerate ed un comportamento su strada dal sapore più europeo che
americano
caratterizzano questa sei cilindri "firmata" dal marchio di lusso
del gruppo General Motors.
N ell’ immaginario collettivo europeo il nome Cadillac equivale a macchinona americana; dimensioni sovrabbondanti, cromature e finto legno, consumo di benzina degno di un 747 in fase di decollo e comportamentoi su strada non proprio sportivo. Poi ci si siede al volante di questa nuova “Caddy”, si inizia a guidarla, la si usa nel traffico e nelle strade di tutti i giorni e si comincia a cambiare idea.
D iciamola tutta; dimensioni a parte e prescindendo dal sound piacevole, morbido e aggressivo del robusto V6 da 3,2 litri che sta sotto il cofano, ci si potrebbe anche sentire su una Opel Vectra ipertrofica. Questa nuova CTS è una Cadillac con il visto per l’ Europa, soprattutto per l’ aspetto esterno più proporzionato e per il suo comportamento dinamico, sicuro e addirittura piacevole.
Dimensioni esterne non esagerate ed un comportamento su strada dal sapore più europeo che americano caratterizzano questa sei cilindri "firmata" dal marchio di lusso del gruppo General Motors.
N ell’ immaginario collettivo europeo il nome Cadillac equivale a macchinona americana; dimensioni sovrabbondanti, cromature e finto legno, consumo di benzina degno di un 747 in fase di decollo e comportamentoi su strada non proprio sportivo. Poi ci si siede al volante di questa nuova “Caddy”, si inizia a guidarla, la si usa nel traffico e nelle strade di tutti i giorni e si comincia a cambiare idea.
D iciamola tutta; dimensioni a parte e prescindendo dal sound piacevole, morbido e aggressivo del robusto V6 da 3,2 litri che sta sotto il cofano, ci si potrebbe anche sentire su una Opel Vectra ipertrofica. Questa nuova CTS è una Cadillac con il visto per l’ Europa, soprattutto per l’ aspetto esterno più proporzionato e per il suo comportamento dinamico, sicuro e addirittura piacevole.
Linea
Le
dimensioni esterne della CTS sono molto più a
misura di Corso
Buenos Aires a Milano (o via Veneto a Roma o Corso Vittorio Emanuele
a Torino, fate voi) che di Fifth Avenue newyorkese, 4 metri e
82
di lunghezza per poco meno di 1 e 80 d’ altezza non sono esattamente cifre
da citycar, ma fanno della Cadillac una berlina più
compatta
di una Thesis o di una Volvo S80. A questo corpo vettura non sovrabbondante
corrisponde un motore corposo ma non esagerato: 6 cilindri a
V longitudinale, 3.175 cc, 218 cavalli, più o meno come una BMW 530i
o una Mercedes E 320. Sul fronte delle cifre, la CTS si presenta assolutamente
più da europea che da americana.
Un’
;
impostazione confermata dal design della carrozzeria e degli interni;
un aspetto complessivo massiccio, con le spigolature dei parafanghi
anteriori e posteriori che definiscono la linea di cintura alta,
che fa molto made in Germany ultima generazione. A riprendere alcuni
stilemi cari agli americani provvedono gli scudi paracolpi anteriore
e posteriore, dal design leggermente appuntito che evocano, giusto
per non cambiare marca, i rostri e la mascherina a prova di autoblindo
delle Cadillac Eldorado degli anni 60.
Le
dimensioni esterne della CTS sono molto più a
misura di Corso
Buenos Aires a Milano (o via Veneto a Roma o Corso Vittorio Emanuele
a Torino, fate voi) che di Fifth Avenue newyorkese, 4 metri e
82
di lunghezza per poco meno di 1 e 80 d’ altezza non sono esattamente cifre
da citycar, ma fanno della Cadillac una berlina più
compatta
di una Thesis o di una Volvo S80. A questo corpo vettura non sovrabbondante
corrisponde un motore corposo ma non esagerato: 6 cilindri a
V longitudinale, 3.175 cc, 218 cavalli, più o meno come una BMW 530i
o una Mercedes E 320. Sul fronte delle cifre, la CTS si presenta assolutamente
più da europea che da americana.
Un’
;
impostazione confermata dal design della carrozzeria e degli interni;
un aspetto complessivo massiccio, con le spigolature dei parafanghi
anteriori e posteriori che definiscono la linea di cintura alta,
che fa molto made in Germany ultima generazione. A riprendere alcuni
stilemi cari agli americani provvedono gli scudi paracolpi anteriore
e posteriore, dal design leggermente appuntito che evocano, giusto
per non cambiare marca, i rostri e la mascherina a prova di autoblindo
delle Cadillac Eldorado degli anni 60.
Interni
Anche
dentro l’ abitacolo, un rigore teutonico fatto di linee
tese ed
angolate vince sulla classica opulenza a stelle e strisce. In
realtà,
tutto l’ insieme emana una sensazione di sostanza e di robustezza
generale
assolutamente rassicurante.
Di
Un
appunto può essere mosso agli spazi interni, non proprio
abbondanti
rispetto alle dimensioni esterne della carrozzeria. L’ abitacolo è
più
adatto a quattro persone che a cinque e lo spazio disponibile per
le gambe di chi siede dietro si riduce visibilmente se chi sta davanti
arretra il sedile oltre la metà della corsa utile.
Il vano bagagli offre una capacità
di carico pari a 420 litri, non proprio il record di categoria,
anche se, reclinando i sedili posteriori, è possibile ricavare dello
spazio
in più per oggetti particolarmente ingombranti.
Anche
dentro l’ abitacolo, un rigore teutonico fatto di linee
tese ed
angolate vince sulla classica opulenza a stelle e strisce. In
realtà,
tutto l’ insieme emana una sensazione di sostanza e di robustezza
generale
assolutamente rassicurante.
Di
Un
appunto può essere mosso agli spazi interni, non proprio
abbondanti
rispetto alle dimensioni esterne della carrozzeria. L’ abitacolo è
più
adatto a quattro persone che a cinque e lo spazio disponibile per
le gambe di chi siede dietro si riduce visibilmente se chi sta davanti
arretra il sedile oltre la metà della corsa utile.
Il vano bagagli offre una capacità
di carico pari a 420 litri, non proprio il record di categoria,
anche se, reclinando i sedili posteriori, è possibile ricavare dello
spazio
in più per oggetti particolarmente ingombranti.
Su strada
In autostrada, terreno su cui la Cadillac
CTS sfodera una precisione di guida di prim’ ordine ed
un comfort
complessivo decisamente elevato, la berlina americana offre
consumi
tutt’ altro che elevati se si marcia a velocità costanti
e attorno
ai 130 Km/h.
Piac
evole
la progressione del sei cilindri quando si lascia il casello,
sottolineata
da un ringhio aggressivo ma mai fastidioso che lascia posto, a velocità
costante, a un rumore più sommesso e rassicurante. Il
cambio
automatico risponde bene al colpo d’ acceleratore ed è capace
di assicurare
riprese vigorose anche quando si desidera un attimo di
“boost”
per concludere in fretta un sorpasso.
Anch
e
sui terreni più ricchi di curve e di variazioni, la CTS si
comporta
decisamente bene, con una bella prontezza nelle reazioni ed un corretto
assorbimento e smorzamento della asperità da parte delle
sospensioni.
Sul
piano del comportamento dinamico, la Cadillac CTS sembra davvero
aver poco di americano nel proprio DNA; evidentemente il lavoro
di messa a punto di assetto e freni , condotto in Europa con lunghe
sedute di collaudo sul tracciato del vecchio Nurburgring, ha dato
i suoi frutti.
In autostrada, terreno su cui la Cadillac
CTS sfodera una precisione di guida di prim’ ordine ed
un comfort
complessivo decisamente elevato, la berlina americana offre
consumi
tutt’ altro che elevati se si marcia a velocità costanti
e attorno
ai 130 Km/h.
Piac
evole
la progressione del sei cilindri quando si lascia il casello,
sottolineata
da un ringhio aggressivo ma mai fastidioso che lascia posto, a velocità
costante, a un rumore più sommesso e rassicurante. Il
cambio
automatico risponde bene al colpo d’ acceleratore ed è capace
di assicurare
riprese vigorose anche quando si desidera un attimo di
“boost”
per concludere in fretta un sorpasso.
Anch
e
sui terreni più ricchi di curve e di variazioni, la CTS si
comporta
decisamente bene, con una bella prontezza nelle reazioni ed un corretto
assorbimento e smorzamento della asperità da parte delle
sospensioni.
Sul
piano del comportamento dinamico, la Cadillac CTS sembra davvero
aver poco di americano nel proprio DNA; evidentemente il lavoro
di messa a punto di assetto e freni , condotto in Europa con lunghe
sedute di collaudo sul tracciato del vecchio Nurburgring, ha dato
i suoi frutti.