02 November 2022

MAZDA CX-60

Il nuovo Sport utility del costruttore giapponese porta al debutto tante e originali soluzioni molto hi tech sia per la versione ibrida plug-in sia per quella con motore turbodiesel mild hybrid...

La nuova CX-60 scrive un altro capitolo della strategia green di Mazda, perché porta sulle strade il primo modello ibrido plug-in del marchio oltre ad un nuovo e interessante motore turbodiesel a 6 cilindri in linea di 3,3 litri mild-hybrid a 48V.

Nel corso del 2023 arriverà anche un altro 6 cilindri ibrido leggero ma a benzina e di 3 litri. Il portabandiera del nuovo tratto della road-map di Mazda introduce anche tante altre inedite soluzioni e tecnologie, fra le quali spicca sia un’architettura destinata a molti futuri modelli elettrificati e la full-electric di grossa taglia.

La versione e-Skyactiv G Phev a trazione integrale arriva nelle concessionarie in questo periodo, ma in Italia ha già accolto un notevole consenso, raggiungendo nei cinque mesi di pre-vendita gli obiettivi di oltre 700 unità fissati per il primo anno.

Questa fase è stata anticipata da una sfilata nelle sessantuno concessionarie italiane della Mazda, dove la CX-60 è stata presentata alla clientela.

Quindi, prove di CX-60 e-Skyactiv G Phev non ancora totalmente allineate con tutti i parametri fissati dal capitolato del progetto. La CX-60 e-Skyactiv D M Hybrid Boost 48V sfrutta al massimo le potenzialità della più recente architettura sviluppata dalla Mazda. Infatti, la CX-60 turbodiesel è offerta sia nella versione a trazione posteriore sia in quella a trazione integrale. Questo sistema sviluppato dalla casa giapponese ripartisce continuamente la motricità fra gli assali, ma arriva ad assegnarla anche completamente solo a quello posteriore.

La CX-60 turbodiesel a due ruote motrici offre una potenza di 200 cavalli ed è in vendita a prezzi che vanno da 50.000 a oltre 57.000 euro, mentre il listino della Awd a quattro ruote motrici con 249 cavalli con potenza calibrata per l’Italia per evitare il balzello del superbollo va da oltre 55.000 a 61.000 euro. In questo caso, però, la base dell’offerta non parte dall’allestimento Prime Line, ma poi dall’Esclusive Line passando dall’Homura arriva sempre al lussuoso Takumi.

Abbiamo provato la versione definitiva della CX-60 plug-in e constatato come la calibratura finale abbia reso meno percepibile quando la vettura fa la full-hybrid o l’elettrica, ovviamente quando c’è sufficiente energia nella batteria. Quest’ultima è da 17,8 kWh, ma promette percorrenze a emissioni zero di una sessantina di chilometri e si ricarica da un impianto a 11 kW in due ore mezzo.

La fluidità dell’erogazione assieme alla maggiore propensione di questa CX-60 a sfruttare al massimo la spinta degli elettroni avvantaggia anche la silenziosità di marcia e, quindi, il confort generale.

Il tempo passato tra preprove, prelancio, produzione e arrivo della CX-60 non ha mutato niente altro del nuovo Suv di casa Mazda, se non il listino che sotto la spinta di quanto sta accadendo in giro per il mondo è un po’ aumentato. I prezzi spaziano dai 52.000 euro della versione Prime Line ai 58.000 euro della Takumi, fra le quali si collocano gli altri due livelli di allestimento l’Exclusive Line e l’Homura.

La versione plug-in ha già accolto in Italia un notevole consenso, raggiungendo nei cinque mesi di prevendita con oltre 700 unità ordinate gli obiettivi fissati per il primo anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA