25 September 2022

JEEP GAMMA 4XE, BUON SANGUE NON MENTE

Le nuove versioni elettrificate amplificano la capacità di disimpegnarsi anche nell’off-road più estremo che da sempre contraddistingue i modelli del marchio americano: come abbiamo verificato sull’impegnativo tracciato del crossodromo di Ciglione della Malpensa, tra salite e discese con forti pendenze e rampe da oltre 30 gradi di inclinazione...

Jeep è da sempre sinonimo di affidabilità, ma anche resistenza e di forza intrinseca, doti oggi consolidate e rafforzata con l’introduzione dell’elettrificazione su tutti i modelli a trazione integrale.

Identificati dalla sigla 4xe, rappresentano una necessaria evoluzione di un progetto concepito per rispondere a differenti esigenze oltre che in grado di affrontare qualsiasi terreno.

Ed è proprio questa la dimensione che anche in futuro deve essere preservata, quale che sia la scelta propulsiva perché una Jeep è tale solo quando può offrire le giuste garanzie soprattutto in fuoristrada.

Il progetto riscrive le regole della trazione integrale proponendo una soluzione priva dell’albero di trasmissione. Quindi un’impostazione elettronica sofisticata. Compass e Renegade sono equipaggiate, sotto il cofano, con un propulsore di 1.300 cc turbo a benzina da 130 o 180 Cv.

Questa unità agisce in sinergia con un secondo motore elettrico dalla potenza di 60 Cv e 250 Nm di coppia sistemato sull’asse posteriore con differenziale integrato capace di dialogare attraverso l’elettronica di gestione.

A seconda delle condizioni e della richiesta di potenza, il motore agisce sui due assi costruendo, di fatto, una trazione integrale in un certo senso virtuale, risultato di un’elaborazione software derivata dagli stimoli ricevuti dall’auto.

Si tratta di un sistema piuttosto complesso, ma che riesce a esprimersi piuttosto bene. Qualora la batteria fosse scarica, infatti il motore termico è in gradi di agire come motogeneratore riuscendo a distribuire sempre una quantità di energia sufficiente a sostenere gli sforzi in fuoristrada.

Messe alla prova sull’impegnativo tracciato del crossodromo del Ciglione Ciglione della Malpensa “Vincenzo Agusta”, pista di carattere internazionale che ospita il Mondiale Motocross, tra salite e discese con forti pendenze e rampe da oltre 30 gradi di inclinazione, Compass e Renegade 4xe hanno mostrato un comportamento assolutamente adeguato alle aspettative di un’auto made in Jeep.

La batteria dalla capacità di 11,4 kWh consente alla vettura un’autonomia interamente elettrica di all’incirca 40 km. Ovviamente lo sforzo richiesto per affrontare e superare gli ostacoli in fuoristrada è di gran lunga superiore ad un ritmo di guida urbano con una conseguente perdita di autonomia.

Tuttavia, la carica ha resistito per più di cinque giri complessivi caratterizzati da rampe con pendenze anche superiori ai 30 gradi. Un risultato molto soddisfacente e coerente con le prestazioni dimostrate. Il motore elettrico dispone di un’erogazione pressoché immediata e ciò è di grande aiuto perché evita pattinamenti o perdite di aderenza. La comunicazione tra i due assi è simultanea e risponde con grande intesa a qualsiasi esigenza, stimolo o difficoltà.

Le modalità di guida che sono Auto, Sport, Sand/Mud, Snow e Rock, inoltre, riescono a trasformare il comportamento dell’auto agendo principalmente sulla logica d’erogazione dell’energia garantendo quindi un’ottima versatilità di utilizzo su qualsiasi fondo stradale.

Jeep ha deciso di intraprendere la strategia di elettrificazione con grande slancio tanto da aver proposto l’offerta 4xe su tutta la gamma, inclusa la Wrangler. La “specialista” del fuoristrada è spinta da un’unità di potenza differente rispetto a Compass e Renegade.

Innanzitutto l’albero di trasmissione è stato mantenuto, mentre i motori elettrici sono due: uno collegato all’unità termica, l’altro integrato nel cambio.

Di fatto, quindi, la trazione integrale è puramente meccanica. Il propulsore principale è un 2,0 litri quattro cilindri da 272 Cv e la potenza di sistema raggiunge i 380 Cv per 637 Nm di coppia massima. Le dimensioni hanno permesso di installare una batteria dalla capacità superiore pari 17,3 kWh che, se carica, dovrebbe assicurare una percorrenza elettrica pari a 50 km. L’unico veicolo della gamma Jeep, al momento, privo di una proposta elettrificata, è il pick-up Gladiator.

Essendo un mezzo omologabile N1, deve infatti rispondere a esigenze e richieste differenti per lo più in ambito di tipo professionale e il gasolio rimane l’alimentazione probabilmente più adeguata alle richieste. Nello specifico si tratta di un 3.000 cc V6 da 264 Cv e 600 Nm di coppia.

Versatile e pratico ha dimostrato di essere in possesso di validissime doti da fuoristrada. La gamma attuale di Jeep si amplia con il lancio di Grand Cherokee 4xe, già ordinabile in Europa dove viene esclusivamente commercializzata in versione 4xe Plug-In Hybrid. Disponibile tra i modelli Limited, Trailhawk, Overland e Summit Reserve, tutti abbinati da una tecnologia innovativa, avanzata capability 4x4 ed elettrificazione.

Prosegue così il cammino della nuova ammiraglia Jeep iniziato con il successo della Grand Cherokee 4xe Exclusive Launch Edition, andata sold out in poche settimane. Di certo, l’arrivo della gamma completa consentirà al nuovo Suv Jeep di consolidare il grande apprezzamento riscosso dai modelli 4xe del marchio, un vero e proprio brand nel brand che non a caso identifica l’evoluzione del concetto capability aggiungendo sostenibilità, efficienza e ancora più sicurezza e divertimento di guida.

La quinta generazione della Jeep Grand Cherokee, il suv più premiato di sempre, presenta una nuova architettura, un nuovo sistema di propulsione ibrido plug-in, un nuovo design degli esterni, nuovi interni realizzati con qualità artigianale e tecnologie all’avanguardia che rappresentano un’anteprima nel segmento dei suv full-size a livello globale. Mentre il marchio prosegue il suo viaggio verso un futuro all’insegna del Zero Emission Freedom, il nuovo modello si presenta come la Jeep Grand Cherokee più tecnologicamente avanzata e dalle prestazioni 4x4 migliori di sempre. Il modello, infatti, porta al debutto la tecnologia con il sistema Uconnect 5, dotato di schermo da 10,1 pollici, un cluster strumenti digitale completo da 10,25 pollici con capacità di risposta cinque volte superiore e aggiornamenti over-the-air.

Disponibili anche uno schermo da 10,25 pollici per il passeggero e un Head-up Display da 10,25 pollici per il parabrezza. Con la tecnologia 4xe o Phev, che offre fino a 51 km di autonomia elettrica in città, ma 48 km nel ciclo combinato e un’autonomia di guida complessiva che raggiunge i 700 km: si tratta della Grand Cherokee più sostenibile e dalla migliore capability 4x4 di sempre e rappresenta ulteriormente l’impegno del marchio Jeep verso la Zero Emission Freedom. Nessun compromesso quindi sulle performance con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.3 secondi grazie ai suoi 380 Cv combinati e 637 Nm di coppia. Non vediamo l’ora di metterlo alla prova su strada.

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