05 September 2022

BMW M Hybrid V8

L’hypercar per la nuova sfida nell’endurance La sigla M Hybrid V8 del concept che anticipa la futura auto da corsa che scenderà in pista nel 2023 fa subito pensare a un legame molto forte con i modelli di produzione: non a caso il brand di Monaco...

La sigla M Hybrid V8 del concept che anticipa la futura auto da corsa che scenderà in pista nel 2023 fa subito pensare a un legame molto forte con i modelli di produzione: non a caso il brand di Monaco è pronto a lanciare sul mercato il Suv XM equipaggiato con un powertrain plug-in hybrid da ben 650 Cv sport bmw ccola la tanto attesa Bmw M Hybrid V8 che sarà al via nella 24 Ore di Le Mans del 2023.

L’hypercar è ancora un prototipo che è stato predisposto per i test finali in pista in programma nei prossimi mesi. Debutterà in gara a Daytona l’anno prossimo nel campionato IMSA nella categoria LMDh (Le Mans Daytona hybrid). L’hypercar è stata svelata alla vigilia della disputa della gara di durata più famosa al mondo, la 24 Ore di Le Mans che era in programma nel fine settimana dell’11 e 12 giugno.

La vettura, infatti, verrà impiegata anche nel FIA World Endurance Championship e dunque alla Le Mans ma dal 2023. “Il compito più critico e la sfida più grande per il team di progettazione del programma LMDh era la riconoscibilità del prototipo come un’auto BMW M Motorsport – ha spiegato Franciscus van Meel, ceo di Bmw M GmbH - e posso dire questo a tutti gli appassionati: basta uno sguardo per confermare che la Bmw M Hybrid V8 è una Bmw.

Mi piace anche la livrea camouflage con i suoi riferimenti alla grande storia del marchio in Nord America. Congratulazioni ai reparti di design e aerodinamica di BMW M Motorsport e Dallara per l’ottimo lavoro svolto. Non vedo l’ora di vedere presto la BMW M Hybrid V8 in pista”.

La livrea è ispirata ai modelli del passato, un vero e proprio tributo alla storia del brand di Monaco di Baviera: la 3.0 CSL del 1976, la M1/C del 1981, la 320i Turbo del 1978, la GTP del 1986, la M3 E36, la Z4 GTLM e la M8 GTE. Non a caso la carrozzeria del prototipo è del Bmw Group Designworks e celebra la storia della divisione M Motorsport.

Fra i dettagli che più balzano all’attenzione c’è l’iconica calandra a doppio rene, a cui si aggiungono anche i loghi per il 50esimo anniversario di Bmw M festeggiato proprio quest’anno. Va poi detto che non si tratta della livrea definitiva che si vedrà nelle gare del 2023, ma di quella che sarà utilizzata durante i test in programma nei prossimi mesi.

“Il mio team aveva il compito di far sembrare la Bmw M Hybrid V8 una vera Bmw e di cogliere ogni opportunità per farla funzionare come tale anche in pista - ha dichiarato Michael Scully, Direttore Globale Automotive di Bmw Group Designworks - Il design è radicato nel dna Bmw di prestazioni mirate ed efficienti e il carattere audace e determinato dell’esterno richiama l’esperienza di Bmw nel campo della propulsione, ora unita a un powertrain ibrido-elettrico ottimizzato”. La livrea celebra, come detto, i 50 anni di M, ricordando le auto della storia di Bmw nelle gare IMSA e nascondendo in modo unico la geometria esterna e le tecnologie della Bmw M Hybrid V8 durante la fase di sviluppo del progetto.

Se guardate bene, scoprirete i vincitori della 24 Ore di Daytona, nonché la prima vettura IMSA GTP appositamente costruita nel 1981, la Bmw M1/C. A questo camuffamento seguirà una livrea di serie che esemplifica il dinamismo e l’entusiasmo per le competizioni a propulsione ibrida-elettrica”.

La sigla M Hybrid V8 fa subito pensare a un legame molto forte con i modelli di produzione: la Bmw è, infatti, pronta a introdurre sul mercato il super Suv XM che porterà al debutto proprio una versione plug-in hybrid da 650 Cv del V8 M. Eppure, la stessa Bmw ha spiegato che per la LDMh si è scelta una strada diversa: i tecnici hanno infatti ripescato dagli archivi il V8 aspirato P66 da competizione utilizzato nel DTM dalla M3 E92 e dalla M4 F80 fino al 2018, prima che i regolamenti imponessero il passaggio ai 4 cilindri turbo. Sulla base di questo motore la Bmw ha sviluppato una variante biturbo a iniezione diretta integrata nel powertrain ibrido imposto dal regolamento.

Bmw non ha rilasciato dettagli sul powertrain, anche se si tratterà quasi sicuramente di un 4 litri V8. La categoria LMDh, comunque, prevede un sistema ibrido con potenza complessiva massima di 500 kW pari a 680 Cv, con l’unità elettrica che può entrare in funzione solo a velocità superiori di 120 km/h.

Anche il peso che è stabilito dalle regole previste dalla categoria LMDh è di 1.030 kg, mentre per il telaio i team potranno stringere accordi con alcuni fornitori individuati come Dallara, la scelta fatta da Bmw, Oreca, Multimatica o Ligier. A proposito della Dallara, a Varano de Melegari, si sono riuniti i vertici del brand italiano insieme a Markus Flasch, Mike Krack e Maurizio Leschiutta di Bmw M Motorsport.

Oltre a formalizzare l’accordo, i dirigenti Bmw hanno avuto l’occasione di visitare la factory, in particolare modo il reparto compositi, la galleria del vento e la pista di Varano. Flasch, Ceo di Bmw M GmbH, ha dichiarato: “Siamo felici di aver trovato in Dallara un partner per il progetto LMDh con cui condividere passione, professionalità e ambizione. Fin dal primo momento è stato chiaro che entrambe le parti erano in sintonia e questo è stato fondamentale nella decisione finale”.

Per il progetto LMDh, la Dallara ha organizzato una squadra ingegneristica dedicata al progetto BMW LMDh che è stato interamente sviluppato in Italia. Il presidente Giampaolo Dallara lo aveva anticipato così. “Sono onorato di essere stato selezionato da Bmw M Motorsport con grande entusiasmo e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Nel 1977 ho avuto l’occasione di lavorare al fianco di Bmw per progettare la M1 ed è stata una bella esperienza che spero di poter ripetere con il programma LMDh.

Credo fermamente che faremo grandi cose”. Andrea Pontremoli, ceo e general manager della Dallara, ha poi aggiunto: “La partnership con la Bmw è il risultato di quasi 50 anni di lavoro nel motorsport e nello sviluppo delle auto da corsa. La convergenza tra IMSA, ACO e FIA non ha precedenti nella storia e non vediamo l’ora di competere in questo nuovo entusiasmante capitolo del motorsport”. Tra le scuderie confermate per la categoria LMDh nel 2023 ci sono anche Audi, Porsche, Acura, Cadillac, Alpine e Lamborghini.

Nella categoria LMH sono, invece, confermate, tra le altre, anche Peugeot con la 9x8 e Ferrari. I test degli scorsi mesi indicano che queste hypercar si collocheranno per tempi sul giro e prestazioni tra le categorie LMP1 e LMP2. E La livrea mimetica del prototipo, realizzata da Bmw Group Designworks, celebra i 50 anni di M e si ispira alle Bmw più iconiche che hanno fatto storia nelle gare IMSA sport bmw La nuova LMDh è stata sviluppata in collaborazione con Dallara. Il regolamento tecnico della categoria prevede un peso minimo di 1.030 kg e una potenza di picco non superiore a 500 kW

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