28 June 2022

Renault Scenic Vision, Space car iper sostenibile

Un po’ berlina, un po’ Sport utility, la concept che anticipa l’erede della Scénic, prevista nel 2024, è un’innovativa ibrida che combina trazione elettrica e idrogeno per incrementare l’autonomia fino a 800 km. Futuristici gli interni, con volante a cloche, infotainment con 10 piccoli display oltre a quello principale, sedili differenziati e personalizzati...

Il nome è lo stesso, la vocazione familiare pure, ma le forme sono completamente diverse, a metà strada tra una berlina e un Suv, oltre al motore solo elettrico. La vettura finale non si materializzerà prima del 2024, ma la concept Scénic Vision ne offre un’anticipazione almeno per quanto riguarda il design esterno. Le soluzioni degli interni avranno risvolti sugli abitacoli della Régie a partire dal 2027-2028.

La propulsione che all’elettrico abbina l’idrogeno come range extender, guarda invece al prossimo decennio. Come detto, l’estetica è la parte più vicina alla veste definitiva: il lavoro è fatto al 90%. Dunque, la prossima Scénic sarà un crossover dalle linee quasi sportiveggianti che mettono in mostra l’impronta di Gilles Vidal, designer ex Peugeot approdato a Boulogne-Billancourt dopo l’arrivo di Luca de Meo.

Rispetto agli mpv tradizionali, i connotati sono stati stravolti, ma non il segmento di appartenenza: con dimensioni che ricalcheranno quelle del prototipo, 4 metri e 49 di lunghezza per 1 e 90 di larghezza, ma con un passo da vettura di segmento superiore: 2 metri e 83 centimetri, l’erede della Scénic si piazzerà ancora nel segmento medio del mercato.

E anche nella veste definitiva sfoggerà grandi ruote come quelle del diametro di 21 pollici della concept, ma senza l’aletta aerodinamica che a velocità inferiori a 10 kmh si apre per far raffreddare i freni. Negli interni si compie un ulteriore salto temporale.

Secondo la Renault, qualcuna delle soluzioni proposte nell’abitacolo si riverserà sulla produzione di serie intorno al 2027-28, ma la sensazione è di spingersi oltre. Il volante è a cloche, l’infotainment spacchettato in più schermi: oltre a quello principale ci sono dieci mini-display configurabili adibiti a specifiche funzioni.

Un ulteriore pannello, poi, è sistemato tra il cruscotto e il parabrezza e serve ad ampliare la visibilità del conducente: alle basse velocità vengono infatti proiettate le immagini dell’ambiente circostante che sono registrate dalle telecamere frontali. Grazie a questa soluzione, oltre al campo visivo aumenta anche l’angolo di visione.

La Scénic Vision introduce un concetto di spazio in cui la dimensione privata va quasi a prevalere sullo stare insieme. I sedili sono differenziati più sagomato e contenitivo quello del guidatore, più comodo quello del passeggero e in ogni poggiatesta sono integrati speaker e altoparlanti, per creare una dimensione sonora ottimale e personalizzata. Parlando di propulsione, il prototipo guarda ancora più avanti.

Nasce, infatti su una piattaforma che combina elettrico e idrogeno con due obiettivi: ridurre l’impatto ambientale e risolvere i problemi di autonomia e di rifornimento nei lunghi viaggi. Nello specifico, la trazione è affidata a un motore elettrico posteriore da 160 kW che è lo stesso della Mégane E-Tech, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 40 kWh.

Un pacco di accumulatori più piccolo e quindi meno pesante di quel che servirebbe, perché ad ampliare l’autonomia e ricaricare gli accumulatori, ci pensa una cella a combustile da 16 kW sistemata al posteriore, dietro la batteria.

La fuel cell è rifornita a sua volta un serbatoio da 2,5 kg di idrogeno, stivato a 350 bar di pressione e sistemato all’anteriore. Con questa configurazione, il powertrain permette di affrontare viaggi di 800 km ricorrendo ad un solo rifornimento di idrogeno: un pit-stop da cinque minuti, ben più breve del tempo richiesto per una eventuale ricarica di batteria.

La Scénic in arrivo nel 2024 non replicherà questo schema: sarà solo elettrica e deriverà dalla Mégane E-Tech sia la piattaforma sia il motore elettrico sincrono a rotore inverso. Alcune differenze potrebbero esserci, invece, negli accumulatori: la futura Scénic dovrebbe, infatti, utilizzare batterie di nuova generazione che verranno prodotte a Douai a partire dal 2024, proponendo varianti con tagli differenti.

La Scénic Vision che riduce del 75% la carbon fooprint rispetto ai classici veicoli elettrici, affronta anche il tema dell’economia circolare: è fatta per il 70% da materiali riciclati e per il 95% da parti che sono riciclabili. Troviamo quindi soluzioni di alluminio o di fibra di carbonio interamente riutilizzati, e anche i materiali plastici, per più di due terzi, sono riciclati. E poi, niente pelle, ma solo fibre di tessuti ecosostenibili.

Il pavimento è basato su bottiglie di latte e tubi di plastica a uso industriale, mentre la verniciatura esterna nera è data da pigmenti ottenuti catturando le polveri sottili presenti nell’aria. Della visione proposta qui dalla Renault fa parte anche il riciclo a ciclo chiuso di materiali come cobalto, nichel e litio, fondamentali per la produzione delle batterie. Un aspetto coerente con la strategia del brand francese che per il 2030 punta a integrare l’80% dei materiali strategici riciclati nella produzione di nuovi accumulatori.

La concept, poi, non tralascia il capitolo sicurezza, mettendo sul piatto spunti interessanti. Dal “cocoon”, il bozzolo di air bag, un dispositivo pensato per avvolgere come un bozzolo per l’appunto i passeggeri in caso di incidente, al Safety Coach, che informa gli utenti dei rischi che incontreranno lungo il percorso in base ai dati ambientali e alle informazioni del sistema di navigazione.

Basandosi sui riscontri forniti dai sensori installati sul veicolo, poi, l’auto analizza le abitudini di guida, come accelerazioni, regolarità di guida, gestione della velocità e il livello di distrazione del conducente.

Su questi parametri viene attribuito un punteggio in sicurezza per incentivare i conducenti a migliorare il comportamento al volante: una dinamica, nella visione di questo prototipo, resa attrattiva da premi che incentivino gli utenti a cambiare atteggiamento. “Tutti i nostri impegni come brand dell’auto non bastano se non li applichiamo fino ai nostri veicoli. Ecco perché ho chiesto ai team Renault di sviluppare la prima concept car che incarnasse la nostra nuova strategia e i suoi tre pilastri: ambiente, sicurezza ed inclusione” ha spiegato Luca de Meo, Ceo del gruppo Renault. I Il prototipo è realizzato per il 70% da materiali riciclati e oltre il 95% del veicolo, compresa la batteria, è riutilizzabile DI TUTTO UN PO' renault Renault punta a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni in Europa nel 2040 e nel mondo nel 2050. Il marchio produrrà soltanto elettriche dal 2030

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