31 July 2022

FORD PUMA ST, divertente tutti i giorni

Ha il look di un classico Sport utility di dimensioni compatte ma grazie al poderoso motore a benzina da 200 cavalli si rivela un Suv coinvolgente come pochi, capace di entusiasmare anche nei tracciati misti e più guidati ma senza rinunciare a confort e fruibilità nell’uso quotidiano....

Che non sia una sportiva nel vero senso della parola ci sta, ma un’auto lo può essere al di là del numero della potenza, della cilindrata o della trazione. Tutto sta nelle sensazioni che è in grado di trasmettere chi è alla guida.

E’ il caso della Puma ST che non è certo una supercar, ma visto che offre una cavalleria superiore ad una tradizionale utilitaria, la patente di sportiva se lo è assicurato. A mettere la firma sulla Puma più hot del resto è stata Ford Performance per cui l’esperienza c’è ed è interessante toccare con mano come siano riusciti a impiegare il proprio know how su una macchina diversa dal solito perchè a baricentro più alto.

E la Puma è stata la prima a proporre questo pacchetto in una categoria di mercato più accessibile. Sotto il cofano c’è un cilindro in meno del solito, tre invece che quattro, e questa è la specifica che, sulla carta, di primo impatto fa storcere di più il purista di turno.

Al volante però è tutta un’altra storia. E’ davvero straordinario come l’esperienza sia diversa da quella di un tricilindrico classico, con il suo frullare metallico: il sound del 1.500 cc turbo della Puma ST è pieno oltre che coinvolgente a cui si aggiunge una spinta lineare e costante fino a poco meno di 6.000 giri. Sono oltre 25 anni che Ford sviluppa questa configurazione di motori che, dal punto di vista progettuale, offre tanti pregi: si sposa alla perfezione con l’adozione di un turbo, ma permette di risparmiare peso e lascia molto più spazio per installare eventuali moduli di elettrificazione.

I numeri, insomma, ci sono e che numeri: a cominciare dai 200 Cv di potenza a 6.000 giri e i 320 Nm di coppia + 30 Nm rispetto alla Fiesta ST con gli stessi cavalli e sfruttabile tra 2.500 e 3.500 giri. Tradotto in prestazioni: la velocità massima supera i 220 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h viene coperta in 6,7 secondi. Ma torniamo alla specificità della Puma ST: quando si incattivisce un’auto rialzata si interviene sull’assetto che è più rigido. Ma non è piatto e anzi si comporta bene in tutte le situazioni d’uso. O quasi visto che fa un po’ fatica ad assorbire le sollecitazioni secche come buche, tombini o rotaie.

Per controbilanciare il baricentro più alto, la rigidezza delle sospensioni posteriori è stata aumentata integrando anche una barra antirollio da 28 mm nel telaio che lavora insieme a quella anteriore che è da 24 mm. Le molle, poi, sono volutamente irregolari come geometria e orientate in modo tale da contrastare le forze laterali lavorando in simbiosi con gli ammortizzatori per un miglior assorbimento nell’utilizzo quotidiano e una stabilità più elevata quando si va forte.

Davanti la Puma ST è più morbida della versione standard: nei trasferimenti di carico si avverte un po’ di beccheggio sia in accelerazione visto che davanti si alleggerisce tanto che lo sterzo perde sia in sensibilità che in frenata.

Questo permette di affidarsi all’anteriore che è molto comunicativo e sembra incollato all’asfalto una garanzia che consente di giocare di più con il posteriore che invece è molto più ballerino. Come da Dna Ford, d’altronde la percezione del limite di aderenza è lì a portata di mano e la Puma te lo ricorda sempre.

Soprattutto nei tracciati misti veloci, dove i cambi di direzione repentini non la mettono in difficoltà. Nello stretto invece, forzando il ritmo, soffre di più, ma è qui che il differenziale meccanico a slittamento limitato tira fuori le unghie.

Una volta che lo provate, non potrete più farne a meno: buttando giù l’acceleratore in traiettoria si percepisce come il sistema distribuisca ogni singolo di Nm di coppia sulle ruote davanti e questo garantisce una sicurezza inaspettata che porta ad entrate in curva più temerariamente e ad uscite altrettanto veloci.

E questo senso di fiducia totale passa anche dallo sterzo: si impugna bene e offre la giusta pesantezza. Ma a livello di velocità è forse anche troppo diretto per un Suv. Soprattutto sul bagnato preferisce essere accompagnato dolcemente nelle traiettorie, visto che non apprezza con gli input bruschi e improvvisi. E bisogna sempre tenerlo a mente perché, se se non ci si pensa, ci si ritrova in men che non si dica a dover correggere per tener imbrigliato il posteriore.

Dando, poi, gas, ma questo anche sull’asciutto le riposte al volante dei 200 Cv sono sempre abbastanza brusche anche più di quanto ci si si possa aspettare. Meglio, quindi, tenere ben salde le mani sul volante.

Convincenti, invece, i freni che sì, non sono troppo modulabili, ma offrono tantissimo mordente sempre e comunque. Stesso discorso per il cambio, di cui si apprezzano la leva corta e gli innesti precisi che offrono la giusta resistenza sia in salita sia in scalata. La ST non è una come detto, una sportiva doc, visto che l’impostazione è quella della Puma standard nonostante sia più bassa e a livello di dotazioni e interni non cambi nulla a parte i sedili Recaro.

La versione standard ancora più non sportiva, sta facendo letteralmente faville sul mercato, con numeri straordinari, che l’hanno fatta affermare in pochi mesi come uno dei modelli più apprezzati in un segmento che ha ancora molto margine di crescita. Caratteristiche che possono far pendere l’ago della bilancia a favore di questo piccolo Suv da città che si parcheggia facilmente e ha tutto in termini di dotazioni di sicurezza avanzate.

E poi, ma quanto è utile la MegaBox nel bagagliaio? Ci sta di tutto e di più, per cui qualsiasi accessorio o giocattolo entra senza problemi, così come le borse della spesa. Un alleato in più per chi, ogni volta che si mette in viaggio, si porta dietro mezza casa. Rimanendo sulle considerazioni razionali, passiamo ai consumi che nell’epoca della corsa all’elettrificazione può giocare la sua parte. Ebbene, anche se sulla Puma ST non abbiamo nessun aiuto elettrico le percorrenze della vettura sono di circa 12 km/litro un dato buono considerando i 200 Cv di potenza.

Non rimane che l’unica nota che più pesa nella propensione di acquisto, il prezzo di listino che parte da 34.250 euro che nella versione Gold Edition arriva a 37.000 euro. C A mettere la firma sulla Puma più hot è la divisione Ford Performance, che ha messo a punto un assetto e un handling impeccabili

© RIPRODUZIONE RISERVATA