a cura di Redazione Automobilismo - 13 November 2020

Europa: nessun rinvio per lo standard Euro 6d

Respinta dalla Commissione Europea la richiesta di una sospensione di sei mesi, avanzata dall’Acea, per contenere gli effetti della pandemia di Coronavirus.

Vista la forte crisi economico sanitaria, scatenata dal Covid-19, il settore automotive aveva chiesto alla Commissione Europea di rinviare di almeno sei mesi l’introduzione del nuovo standard sulle emissioni per i veicoli diesel Euro 6d ISC-FCM. Per l’Acea, infatti, le misure restrittive potrebbero portare alla non vendita di circa 600 mila veicoli già assemblati prima dell'entrata in vigore del nuovo standard.

Purtroppo però la Commissione Europea ha respinto la richiesta avanzata dall’Acea. Secondo la stessa Commissione Europea, infatti, la flessibilità normativa non dovrebbe comportare alcun ritardo o annullamento delle ambizioni ambientali dell'Ue e dei suoi impegni sull'accordo per il clima di Parigi, nonché sugli obiettivi del Green Deal europeo.

La nuova normativa, che quindi entrerà comunque in vigore il prossimo 1 gennaio 2021 senza alcun ritardo, abbasserà ulteriormente i limiti riguardanti le particelle inquinanti come l'ossido di azoto, il monossido di carbonio o il particolato fine ed è pensata per replicare al meglio le condizioni di guida sia su strada, sia sul banco di prova, analizzando al contempo anche il consumo di carburante (FCM).

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