a cura di Redazione Automobilismo - 04 November 2020

Auto elettriche: perché sono quasi tutte con motore e trazione posteriori?

Un layout completamente diverso da quello delle vetture endotermiche, di solito con motore e trazione anteriori, che trova spiegazione da motivazioni tecniche ben precise.

Guardando con attenzione gli schemi costruttivi delle moderne auto elettriche si scopre come la maggior parte di queste abbiano un layout che prevede l’installazione del motore elettrico al posteriore e di conseguenza l’invio della trazione alle sole ruote posteriori. A parte alcuni esempi come la Renault Zoe o la Kia e-Niro, giusto che hanno motore e trazione anteriori, la maggior parte delle altre vetture elettriche adotta la configurazione con motore e trazione posteriori.

Ma perché tutto questo? Perché una configurazione diametralmente opposta rispetto alle vetture endotermiche che adottano di solito motore e trazione anteriori? In prima istanza c’è da dire che tutto dipende se queste auto elettriche siano state realizzate completamente da zero come nuovi modelli e con nuovi pianali o se siano una semplice derivazione a batteria di un modello a combustione già esistente. Nel primo caso, infatti, troveremo sicuramente il motore e la trazione posteriori mentre nel secondo caso il motore e la trazione saranno anteriori, andando a sostituire in toto il motore endotermico e la relativa trazione.

Diversamente dai motori endotermici però il motore elettrico è meno pesante e ingombrate. Questo permette una libera e facile installazione tanto all’anteriore quanto al posteriore. Nello stesso tempo l’installazione di due diversi motori, uno sull’assale anteriore e uno sull’assale posteriore, consente di realizzare una vera e propria trazione integrale senza per questo l’adozione di alberi di trasmissione, differenziali e così via, con un netto vantaggio in termini di peso. Peso che, essendo minore rispetto ai motori endotermici, influenza molto meno la trazione e la dinamica dei modelli sui quali andrà installato. L’installazione del pacco batteria al centro della vettura, direttamente nel pianale al di sotto dei sedili, e l’ubicazione del motore elettrico all’anteriore o al posteriore permette quasi sempre di raggiungere una ripartizione dei pesi prossima al 50:50.

Vista questa poca influenza dal punto di vista della dinamica e della distribuzione delle masse, l’installazione al posteriore del motore elettrico e della relativa trazione potrebbe avere non pochi benefici in termini di trasmissione a terra della potenza e della coppia e quindi di trazione nell’utilizzo quotidiano. In fase di accelerazione, come tutti ben sapete, le masse in gioco si spostano dall’anteriore verso il posteriore con l’anteriore che si alza e si scarica mentre il posteriore che si abbassa e si carica a tutto beneficio della trazione. Avere la trazione alle ruote posteriori quindi aiuta a trasmettere a terra la coppia perché le ruote motrici, più caricate, hanno maggiore aderenza. Un bel beneficio soprattutto se pensiamo all’enorme quantitativo di coppia che i motori elettrici sono in grado di erogare e al regime motore prossimo allo zero al quale questi motori sono in grado di erogare tale quantitativo.

Lo spostamento poi del motore e della trazione al posteriore libera lo sterzo e quindi l’assale anteriore dal doversi occupare anche della trazione. Questo permette di eliminare quelle reazioni indesiderate sullo sterzo dovute alla coppia motrice, rendendolo più preciso e facile da gestire e incrementando di conseguenza l’aderenza dell’asse. Infine l’eliminazione del motore e della trazione anteriore consente l’installazione di sistemi di sterzo con maggiori angoli di sterzo quindi capaci di offrire vetture con raggi di sterzata più contenuti.

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