a cura di Redazione Automobilismo - 14 October 2020

Tesla mette fine alle ricariche gratis ai Supercharger

Dal 13 ottobre introdotti i costi di ricarica e aggiunta la tariffa di stazionamento. Una novità che lascia fuori però ancora qualche sporadico fortunato.

Fino al 13 ottobre se si possedeva una Tesla non solo si era coccolati da un efficiente e ben distribuito sul territorio sistema di ricarica rapida per la propria vettura a batteria ma si poteva persino beneficiare delle ricariche gratis, un vantaggio davvero niente male per tutti i possessori di Tesla che sotto un certo punto di vista li ripagava della maggiore spesa in fase di acquisto rispetto a qualsiasi altra auto elettrica. Dal 13 ottobre però questo vantaggio purtroppo non c’è più perché la Casa di Palo Alto ha deciso non solo di introdurre i costi di ricarica per tutti quei clienti che ancora non pagavano i rifornimenti ai Supercharger ma ha anche pensato bene di introdurre per tutti un incremento seppur piccolo nel costo al kWh delle ricariche e di aggiungere, infine, la tariffa di stazionamento per tutti coloro i quali decidono di continuare a occupare la postazione di ricarica anche a rifornimento terminato.

Le nuove norme riguarderanno praticamente tutti i clienti, anche quelli che avevano comprato le più costose Model S e Model X nel periodo in cui Tesla offriva le ricariche gratis per sempre, però potrebbero non riguardare alcuni sporadici e fortunatissimi clienti i quali riuscirebbero ancora a usufruire della ricarica gratis. Ma vediamo meglio cosa cambia e chi ne è soggetto. La prima novità è che chi già pagava la ricarica ai Supercharger a un prezzo di 30 centesimi al kWh, perché aveva acquistato una Tesla Model 3 o Model Y senza le ricariche gratis, si troverà ora a dover pagare 31 centesimi al kWh per la ricarica fast, un rincaro praticamente minimo che non inficia la convenienza della ricarica Tesla rispetto per esempio ai fast charge della Ionity dove la ricarica arriva a costare anche 85 centesimi al kWh.

A questo piccolissimo rincaro si aggiungerà però ora anche la tariffa di occupazione o di stazionamento che consiste in un sovrapprezzo di ben 40 centesimi di euro al minuto per ogni minuto di occupazione della postazione dopo che la ricarica è finita. La nuova tariffa scatta però solo 5 minuti dopo il termine della ricarica e solo se almeno il 50% delle colonnine disponibili in quella stazione è occupata. Nel caso però tutte le colonnine fossero occupate allora la tariffa salirebbe fino a 80 centesimi di euro al minuto. Prestate bene attenzione però che la tariffa di occupazione si applica anche a coloro i quali hanno le ricariche gratis a vita. Ecco perché Tesla chiede anche a loro di fornire un metodo di pagamento valido in modo da potergli addebitare le soste prolungate oltre il necessario.

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