a cura di Redazione Automobilismo - 04 September 2020

Targa prova: non è più valida sulle auto immatricolate

Con una sentenza la suprema Corte di Cassazione ha introdotto questa importante modifica che cambia non poco il modo di lavorare di officine e concessionari. A crescere saranno le spese.

Fino a oggi quando un meccanico o un concessionario doveva provare una vettura già immatricolata ma non di sua proprietà poteva tranquillamente installare a bordo una targa prova e con questa rendersi pienamente responsabile di qualsiasi contravvenzione o incidente fosse capitato durante il periodo di prova. Ora per una nuova sentenza della suprema Corte di Cassazione ha stabilito che la targa prova non si può più usare sulle auto immatricolate in quanto non coprirebbe più i danni arrecati a terzi in caso di incidente.

Questa decisione se per molti potrebbe non rappresentare una problematica, lo è sicuramente per la miriade di meccanici e agenti delle concessionarie che con queste targhe prova riescono a provare le auto in caso di guasto o possono farle provare ai clienti prima di poterle vendere. La nuova sentenza non permette, infatti, più di poter provare la macchina già immatricolata semplicemente posizionandoci su una targa prova che di norma porta in dote la copertura assicurativa.

Per la Corte di Cassazione a pagare i possibili danni di un incidente dovrebbe essere una vera e propria polizza veicolo anche se questa è condotta o fatta provare da addetti ai lavori o clienti che dispongono temporaneamente del mezzo. Insomma ci si troverebbe a dover stipulare una polizza assicurativa ogni qualvolta questo veicolo debba essere provato oppure per tutto il periodo nel quale questo rimanga nelle mani del meccanico, carrozziere o venditore. Una polizza assicurativa diversa da quella associata alla targa prova e specifica del veicolo in oggetto.

Potrebbe quindi succedere che a coprire i danni e le responsabilità sia per esempio la polizza assicurativa già attiva sul veicolo come nel caso in cui la vostra auto fosse condotta in officina per essere riparata e il meccanico si dovesse trovare a uscire per provarla in strade aperte al traffico. In quel caso, non valendo la targa prova, sarà la vostra targa e la vostra assicurazione a rispondere di tutto ciò che potrebbe accadere. In caso contrario il meccanico si dovrebbe sobbarcare la spesa di una polizza vera e propria con ingenti aumenti nelle spese per l’esecuzione del proprio lavoro.

Una cosa per ora è certa e cioè che si attende ora una risposta chiarificatrice da parte del Ministero dei Trasporti che potrebbe in ultima istanza lasciare l’uso professionale della targa prova anche sui veicoli immatricolati oppure potrebbe concedere una dichiarazione di sospensione per possibili sanzioni agli operatori stessi che usino la targa prova per il proprio lavoro, su auto immatricolate.

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