a cura di Redazione Automobilismo - 28 July 2020

Pressione pneumatici? Un italiano su due non la controlla

A dirlo è un’indagine di Assogomma che sottolinea la pericolosità soprattutto in questo periodo di esodo per le vacanze estive.

E’ inutile negarlo, noi italiani non siamo così propensi alla manutenzione della nostra automobile. Sempre più spesso in giro si vedono scene da far rabbrividire con vetture che viaggiano in condizioni a dir poco pietose. Uno dei componenti più trascurati e maltrattati sono sicuramente gli pneumatici che con sempre maggiore frequenza vengono utilizzati a pressioni di gonfiaggio sbagliate, anche quando oramai sono oltre il limite massimo di usura o con in mostra evidenti segnali di usura e deterioramento.

A rimarcare la questione ci ha pensato però anche una indagine di Assogomma, l’associazione che riunisce in Italia i produttori di gomma e derivati, che ha riportato alla luce come il 52% degli italiani non presti attenzione alla corretta pressione dei proprio pneumatici, circolando quindi in strada con pneumatici gonfiati ad una pressione minore di quella consigliata dalla casa produttrice. Una pratica che coinvolge sicuramente l’aspetto sicurezza ma non solo perché anche il consumo stesso degli pneumatici e quello di carburante della vettura ne vengono fortemente influenzati.

Viaggiare con gli pneumatici sgonfi, infatti, non solo porta a una maggiore e irregolare usura del battistrada ma innesca inevitabilmente anche un maggiore consumo di carburante (fino anche al +15%) da parte del motore perché costretto a superare maggiori resistenze al rotolamento. Ma l’aspetto più importante è quello della sicurezza perché uno pneumatico sgonfio non è in grado di offrire le corrette performance di cui è capace, nello stesso tempo non è capace di sorreggere lo stesso quantitativo di peso e può arrivare persino a danneggiarsi più rapidamente, risultando maggiormente soggetto a lesioni, tagli e rigonfiamenti, causati dall’urto contro marciapiede o dal passaggio a velocità troppo sostenuta all’interno di una buca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA