a cura di Redazione Automobilismo - 23 June 2020

Porsche 911 ibrida: cosa ne ostacola lo sviluppo?

Il peso del pacco batterie potrebbe snaturare l’elevata sportività e il classico piacere di guida della “sederona” di Zuffenhausen.

In Casa Porsche sta balenando l’idea di realizzare una variante ibrida dell’attuale Porsche 911 (992), elettrificando, come già visto su altri modelli, il ben noto motore boxer. Seppure però l’ipotesi di una versione elettrificata della sportiva tedesca si stia facendo sempre più concreta, non stanno mancando numerose critiche e dubbi da parte sia dei puristi e dei numerosi appassionati del Brand di Stoccarda che degli stessi manager e responsabili tedeschi che vedrebbero nella tecnologia ibrida un possibile ostacolo al classico piacere di guida delle loro 911.

A dirlo è stato nientemeno che Frank-Steffen Walliser, il responsabile delle serie 911 e 718, che ha espresso i suoi dubbi a riguardo, affermando che la sfida più grande sarà riuscire a conciliare peso e performance perché la componentistica “extra” del sistema ibrido potrebbe, infatti, alterare il delicatissimo equilibrio che a oggi esiste a bordo della Porsche 911. Come se non bastasse lo stesso Michael Steiner, membro dell'Executive Board Research and Development Porsche, si è espresso affermando che il vero problema allo stato attuale delle cose sarebbe ancora l’eccessivo peso dei modelli ibridi e la non perfetta ripartizione delle masse a causa dei pesanti pacchi batteria.

Sebbene quindi la nuova 911 (992) nasca sulla piattaforma modulare MMB, creata appositamente per portare l’elettrificazione a bordo Porsche 911, a quanto pare allo stato attuale vi sarebbero ancora non poche problematiche di peso che avrebbero fatto desistere la Casa tedesca dall’introdurre sul mercato la tanto chiacchierata versione elettrificata.

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