a cura di Redazione Automobilismo - 13 May 2020

SSC Tuatara: l’accelerazione è disarmante

La diretta rivale di Koenigsegg e Bugatti si mette in mostra in un video confermando le sue straordinarie doti di accelerazione.

Nata dalla matita di Jason Castriota – ex designer Pininfarina e Bertone e responsabile, fra le altre, delle Ferrari P4/5 e Maserati Birdcage 75th Concept – la SSC Tuatara è uscita dalla catena di montaggio a Richland, nello Stato di Washington, USA. Stiamo parlando della hypercar americana vecchio stile, che è equipaggiata con un semplice ma altrettanto prestazionale motore termico e che si appresta a diventare la diretta rivale di Bugatti Chiron, Hennessey Venom F5 da 1.600 CV e Koenigsseg Jesko Absolut con i suoi 532 km/h (330 mph) dichiarati.

A renderla così unica e allo stesso tempo particolarmente potente ci pensa un contenuto tecnico e meccanico di tutto rispetto. Sotto pelle giace, infatti, in posizione centrale un V8 di 5.9 litri con albero motore piatto, messo a punto e costruito insieme alla Nelson Racing Engines. Sebbene sia stato ridotto dagli originali 7.0 litri di cilindrata, questo poderoso propulsore è comunque in grado di frullare fino alla bellezza di 8800 giri/min e di raggiungere il picco di potenza massima di ben 1350 CV se alimentato a benzina (91 ottani) oppure di 1750 CV se alimentato con miscela E85 (un carburante composto da etanolo all'85% con 105 ottani).

Abbinato a un cambio robotizzato a sette velocità della CIMA, capace di effettuare cambi marcia in 1 decimo di secondo, questo motore è in grado di spingere la Tuatara fino alla vertiginosa velocità massima di 483 km/h, un risultato leggermente migliore di quanto fatto segnare dalla Koenigsegg Agera RS (447,2 km/h) ma in teoria non ancora in grado di battere i 490,48 km/h fatti segnare dalla Bugatti. Come se non bastasse la SSC Tuatara si avvale di una carrozzeria in fibra di carbonio che poggia su cerchi anch’essi in fibra di carbonio e di un’aerodinamica particolarmente curata (Cx di soli 0,279) per migliorare ulteriormente la downforce e il coefficiente di penetrazione dell’aria, senza trascurare naturalmente il raffreddamento del potente propulsore. Le sospensioni sono regolabili, i freni sono carboceramici da 16 pollici all’anteriore e 15 pollici al posteriore e gli pneumatici sono Michelin Pilot Sport Cup nelle misure misura 245/35-R20 e 345/25-R20. Il tutto per un peso massimo complessivo di soli 1247 kg.

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