a cura di Redazione Automobilismo - 12 May 2020

Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm: le Quadrifoglio “dopate”

Importanti aggiornamenti dal punto di vista estetico, aerodinamico e dinamico, una riduzione di peso di ben 100 chilogrammi e un aumento di potenza di altri 30 cavalli sono le carte in tavole di queste due “Quadrifoglio” al peperoncino.

L’Alfa Romeo GTA è il modello con il quale la Casa di Arese ha voluto riportare in auge tanto il badge GTA, acronimo di Gran Turismo Alleggerita, usato fin dagli Anni 60 per i suoi modelli più sportivi, quanto il logo Autodelta, un tributo a un grande pezzo di storia dell’Alfa Romeo, in quanto a suo tempo soluzione per far continuare a correre le Alfa Romeo dopo la chiusura della divisione corse interna. La nuova Giulia GTA altro non è che una versione ancora più estrema della già altamente prestazionale Giulia Quadrifoglio.

Un modello, appositamente sviluppato, che fa della potenza e della leggerezza i suoi fiori all’occhiello. Aspettative per nulla disattese visto che il già rabbioso V6 biturbo benzina da 2,9 litri (motore di origine Ferrari) è stato ulteriormente “pompato” dai canonici 510 CV fino agli attuali 540 CV grazie all’adozione di una nuova gestione del turbo, che consente la gestione di pressioni maggiori, e di un nuovo sistema di scarico in titanio della Akrapovič. Come se non bastasse, per garantire potenza costante e affidabilità anche dopo lunghe sessioni in pista, i pistoni sono stati completamente ridisegnati e a raffreddarli troviamo ora quattro getti di olio invece dei classici due impiegati sulla Quadrifoglio. Vi sembrerà strano ma nulla è stato fatto a livello software della centralina motore. Ad affiancare il motore ci pensano poi l’ormai collaudato cambio automatico con convertitore di coppia e 8 rapporti di origine ZF e la sportivissima e divertente trazione posteriore con differenziale autobloccante meccanico, ai quali sono stati rivisitati le calibrazioni per gestire la maggiore potenza del motore, mentre per fermare un tale cavallo di razza ci si è valsi dello stesso impianto carboceramico della Quadrifoglio, risultato più che adeguato anche in pista.

Le novità però non si sono limitate agli aspetti tecnico-meccanici ma hanno interessato anche e soprattutto l’aspetto estetico e il contenuto aerodinamico. Fin dal primo sguardo appare chiaro che la Giulia GTA abbia assunto non pochi anabolizzanti, una pratica che in questo caso apporta numerosi benefici in termini estetici, aerodinamici e per quanto concerne la respirazione del potente motore. Una serie di novità che possono essere riassunte nel Sauber AeroKit della Sauber Engineering e nella già ben nota aerodinamica attiva della Quadrifoglio alla quale qui vengono aggiunte minigonne laterali, spoiler posteriore e splitter anteriore attivo. Come se non bastasse le carreggiate sono state allargate di ben 5 centimetri, l’assetto è stato ulteriormente ribassato, al posteriore trova ora posto un uno scarico in titanio a doppia uscita centrale (Akrapovič) al posto dei quattro scarichi precedenti (due per lato), nella vista laterale fanno bella mostra di se i nuovi cerchi in carbonio da 20 pollici con mono dado centrale e all’anteriore spicca il nuovo paraurti con prese d’aria ridisegnate. A completare la silhouette esteriore ci pensano poi cofano, passaruota maggiorati, estrattore posteriore, paraurti e tetto, tutti rigorosamente in carbonio.

L’allargamento della carreggiata ha poi richiesto anche l’adozione di inedite boccole, nuove tarature per molle e ammortizzatori, variazione degli angoli caratteristici delle sospensioni ma il mantenimento degli stessi triangoli della Quadrifoglio mentre l’adozione di alcuni componenti in materiali “nobili” ha permesso di fermare l’ago della bilancia a soli 1520 kg cioè ben 100 kg in meno rispetto alla versione per così dire classica. Chicche che non solo migliorano l’handling e l’aerodinamica della vettura ma ne abbassano ulteriormente il rapporto peso-potenza (2,82 kg/CV), permettendo alla berlina sportiva del Biscione di bruciare letteralmente la prativa dello 0-100 km/h in soli 3,6 al posto dei precedenti 3,9 secondi e di raggiungere una velocità massima sicuramente superiore ai precedenti 307 km/h, dato però sul quale non sono ancora state date notizie certe.

Se però la Giulia GTA può essere considerata una sportiva per tutti i giorni, ci potrebbe essere qualcuno a cui questa livello prestazionale e questa tipologia di auto non sia sufficiente. Ecco allora che la Casa di Arese ha pensato bene di realizzare anche la Giulia GTAm, versione ancora più sportiva e finalizzata al mondo delle corse e dei track-day ma pur sempre omologata per la circolazione in strada. A distinguerla dalla GTA “classica” troviamo in primis una estetica ancora più estrema, caratterizzata da un enorme spoiler al posteriore, un paraurti più pronunciato con splitter frontale maggiorato per un superiore effetto drag, vetri posteriori e lunotto in leggero Lexan (policarbonato).

Sul fronte meccanico sono stati aggiunte alcune componenti in alluminio come nel motore, nelle portiere e nelle sospensioni. Infine in abitacolo la maggiore novità è che la GTAm rinuncia alla configurazione a 4 sedili, introducendo al posto della panchetta posteriore un rollbar che aumenta ulteriormente la rigidità dell’auto e due vani per alloggiare i caschi. Al roll-bar poi si agganciano le cinture di sicurezza, che sono a 6 punti Sabelt e si chiudono sopra dei sedili “pronto-gara”. Non mancano poi rivestimenti in Alcantara più estesi per la plancia, l’estintore, i sedili ancora più sportivi e le fettucce in tessuto al posto delle maniglie per aprire le portiere.

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