a cura di Redazione Automobilismo - 23 November 2019

Inquinamento: Italia maglia nera in Europa per polveri sottili

Il Bel Paese risulta al primo posto tra i paesi del Vecchio Continente con il più alto tasso di mortalità da PM2.5

Per una volta siamo riusciti ad arrivare primi. Peccato che non si tratti di una classifica sulla crescita industriale o economica e nemmeno su chi abbia lo spread più basso o l’aspettativa di vita più alto, ma purtroppo nella graduatoria tra i Paesi europei con il maggior numero di morti da polveri sottili. Un primato per niente positivo: con 45.600 morti nel 2016 e una perdita economica stimata in 20 milioni di euro, l'Italia è capolista della classifica europea e undicesima nel mondo in base al tasso di mortalità provocato dall’esposizione alle polveri sottili (PM2.5).

L’Italia è anche il primo paese dell’Unione Europea per morti premature da biossido di azoto e ozono, inoltre fa parte del gruppo di paesi che sforano sistematicamente i limiti di legge per i principali inquinanti atmosferici. Un risultato, frutto di una collaborazione di 35 enti fra università e istituzioni come l’OMS e 120 ricercatori in tutto il mondo, pubblicato sulla rivista “The Lancet” e incentrato sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana, che posiziona l’Italia allo stesso livello di Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Slovacchia.

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